Cultura

La slot machine di Marco Martinelli

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TEATRO

La slot machine di Marco Martinelli

Annientato dall'azzardo. Solo, tutti i legami bruciati, braccato dai creditori, ferito, sepolto vivo. Lui che dalla terra proveniva, nella fossa è finito, gettato dai suoi strozzini. Quaranta minuti di performance, al buio, sottoterra, dove si consuma l'ultimo delirio di una vittima-carnefice di se stesso.

“Slot Machine”, con la regia di Marco Martinelli, è una testimonianza urlata, una pillola amara da inghiottire in silenzio, perché si sa già qual è la fine di chi si perde. Lo spazio scenico, curato da Ermanna Montanari, è occupato al centro da un tavolaccio e ai lati da tre grandi specchi che rifrangono l'immagine del disperato, interpretato dal bravo Alessandro Argnani. “Dicono che sono uno sfigato, ma io il sale in zucca ce l'ho, io ce l'ho la testa – urla il dannato - per me non è importante vincere, è che sto bene quando gioco”.

E così si inizia con un saltino alla sala corse dei cavalli, poi si comincia con gli inganni per spillar soldi agli anziani genitori, poi si impegna il trattore. Si inizia con la voglia di stare con gli altri, di condividere, di dimenticare l'odore della terra e della fatica, i calli sulle mani, le unghie nere. Si inizia il sabato sera, con l'abito della festa e tanta voglia di socializzare. E il primo gioco può essere quello del Faraone, come per il protagonista, “con tutti quei serpentelli e quelle teste allineate”, e si comincia a vincere, a sentire la cascata di monetine. E poi ritentare, ancora, tutte le sere, con giochi più complessi, più intriganti, indebitandosi con tutti, per poi finire in un buco nero, come succede al nostro giocatore nello spettacolo prodotto dal Teatro delle Albe, in scena all'Olinda (ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini) di Milano, uno spazio della periferia milanese che ben si addice al tema della performance, che in questa occasione è accompagnata da un ciclo di incontri “La città gioca d'azzardo” a cura di Marco Dotti (dal 3 al 7 novembre).

Fino all'8 novembre al Teatro Olinda (ex Paolo Pini) in via Ippocrate – Milano
Con Alessandro Argnani
Regia Marco Martinelli
Produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro

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