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Os Mutantes, Peter Hook, Incognito: settimana live da intenditori

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musica dal vivo

Os Mutantes, Peter Hook, Incognito: settimana live da intenditori

Peter Hook
Peter Hook

Le avanguardie della rivoluzione tropicalista, il bassista che con i suoi indimenticabili pattern rappresentò la spina dorsale del movimento new wave, la band che diffuse in tutto il mondo il fenomeno acid jazz. Os Mutantes, l'ex bassista di Joy Division e New Order Peter Hook e gli Incognito: la settimana della musica dal vivo parla soprattutto agli intenditori.

Il complesso brasiliano che ha ormai nel cantante e chitarrista Sérgio Dias il legame con le proprie origini sabato 5 dicembre si esibirà al Locomotiv Club di Bologna. Nati a San Paolo nel 1966, Os Mutantes fecero della fusione tra le sonorità beat che provenivano dalle isole britanniche, gli echi psichedelici della West Coast americana e la grande tradizione musicale dello Stato sudamericano il loro tratto distintivo. Insieme con Caetano Veloso e Gilberto Gil nel 1968 firmarono un album fondamentale per la storia della musica popolare del Novecento, «Tropicalia: ou panis et circenses». Dalla fine degli anni Settanta si sono concessi una lunga parentesi di inattività, per tornare con la reunion del 2006. Due anni fa l'ultimo lavoro discografico in studio, «Fool Metal Jack». Appuntamento imperdibile per chi ama bossa nova e (spregiudicate) variazioni sul tema. Habitué dei palchi italiani, sotto i quali trova sempre grande fermento, è Peter Hook, bassista «a tutto tondo» che contribuì alla definizione del sound dei Joy Division prima e quindi – dopo il suicidio di Ian Curtis – dei New Order. Nel 2010 ha lanciato il progetto solista Peter Hook and The Light che lo vede impegnato anche come cantante. Formazione con la quale farà tappa al Viper di Firenze (10 dicembre), alla Latteria Molloy di Brescia (11 dicembre) e al Porto Antico di Genova (12 dicembre), data finita già sold out, quest'ultima.

Il tour propone l'esecuzione di «Unknown Pleasures» e «Closer», i due unici album dei Joy Division, dopo un opening act dedicato invece alla produzione dei New Order. Se invece quando ascoltate musica proprio non riuscite a rinunciare a componenti quali groove avvolgente e arrangiamenti raffinati, vi consigliamo vivamente l'ascolto degli Incognito, band inglese che rese di dominio pubblico l'espressione acid jazz, esplodendo a più di dieci anni dal debutto, all'inizio degli anni Novanta, con album come «Inside Life» e «Tribes, Viber + Scribes». In Italia suonano sempre volentieri: rieccoli venerdì 4 dicembre al Domona Club di Civitanova Marche e domenica 5 dicembre al Teatro Umberto Giordano di Foggia. Sempre per gli appassionati di musica nera e affini, segnaliamo in ultimo il «Jazz:Re:Found Festival» di Torino che vedrà esibirsi, venerdì 4 dicembre al Cap10100, l'icona del funk Roy Ayers, mentre all'Azimut musica elettronica a go go con Carl Craig. Domenica 6 dicembre, invece, allo Spazio Q35 arriva Theo Parrish, altro punto di riferimento della techno americana.

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