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Silenzio, balla Bolle: quattro serate in chiusura d’anno al Teatro Regio di Torino

“Silenzio, balla Bolle!”, avvertiva una didascalia che annunciava l'intervento di Roberto Bolle durante la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici invernali di Torino 2006 dove il ballerino simbolo della bellezza e dell'arte italiana era impegnato in coreografie in chiave futurista di Enzo Cosimi. Perché sempre, quando balla Bolle, il pubblico fa silenzio, come a trattenere il fiato, per poi esplodere in applausi e acclamazioni a fine rappresentazione. È quindi un successo itinerante e sicuro il tour “Roberto Bolle and Friends” che dal 2008 riunisce una piccola galassia di stelle dalle migliori compagnie del mondo, scegliendo come cornice teatri storici o luoghi monumentali en plein air - come la valle dei templi ad Agrigento o piazza Plebiscito a Napoli - cui si avvicina un vasto pubblico.

Per le feste di fine anno (le sere del 28, 29, 30 e il pomeriggio di San Silvestro), così come era avvenuto nel 2014, il Roberto nazionale chiude la tournée annuale del suo gala al Teatro Regio di Torino, nel Piemonte che lo vide nascere quarant'anni fa. Da quando a Casale Monferrato mosse i suoi primi passi di bambino e i suoi primi pas-de-bourrée, è lunga e fulgida la strada che ha percorso e arduo sarebbe ripercorrerne le tappe per intero. Qui val la pena ricordare che non soltanto come étoile è impegnato nei programmi di questi “Roberto Bolle and Friends”, ma anche come direttore artistico che sa calibrare brani di grande repertorio e nuove esplorazioni coreografiche, per un caleidoscopio di proposte scintillanti. D'altronde una sua netta visione artistica Bolle l'ha sviluppata anche nel film collettivo “Milano 2015” dove nell'episodio “La fabbrica dei sogni” ha raccontato in qualità di regista il backstage de La Scala, istituzione di riferimento per il mondo intero. Brand italiano egli stesso (fu presente in video 3D all'Expo di Shanghai nel nostro padiglione), Roberto Bolle è testimonial di bellezza apollinea che nei suoi gala estivi, così come nel libro fotografico di Fabrizio Ferri (“Viaggio nella bellezza”), coniuga con la magnificenza dei siti più scenografici e densi di storia del Belpaese.

Nell'approdo torinese, i “Friends” che si raduneranno attorno al collega italiano, radioso eppur dotato di understatement subalpino, sono Hee Seo e James Whiteside dell'American Ballet Theatre, Semyon Chudin e Anna Tikhomirova del Bol'šoj, Anna Tsygankova del Dutch National Ballet e Matthew Golding del Royal Ballet di Londra e ancora Dawid Trzensimiech, stella polacca dell'Opera Nazionale di Budapest, Melissa Hamilton del Semperoper di Dresda e Alicia Amatriain dello Stuttgarter Ballet che con Bolle ballerà l'affilato Mono Lisa, brano innervato di contemporaneità di Itzik Galili e l'esilarante Gran Pas de Deux creato da Christian Spuck per attirare applausi di simpatia. La paletta coreografica della serata va dal grande repertorio classico, da Don Chisciotte di Petipa e Grand Pas Classique di Viktor Gsovskij (1949), alle nuove e nuovissime generazioni di Christopher Wheeldon e Liam Scarlett, passando per Balanchine, Kenneth MacMillan e Jurij Grigorovič. Nel recente Prototype, ultima creazione di Massimiliano Volpini, l'étoile italiana dialoga con se stesso in video e mostra, in realtà aumentata, i canoni aurei della danza e del danzatore accademici. Silenzio, balla Bolle!

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