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Tra Lo show dei record, Il dono e Il paradiso delle signore: un fine…

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Tra Lo show dei record, Il dono e Il paradiso delle signore: un fine anno terribile

Con l'arrivo del nuovo anno, è tempo di bilanci, tristissimi, sulla fine del 2015 della tv italiana. I giorni di Natale non hanno portato sorprese gradite, solo fiction inutili, una nuova puntata de “Il Paradiso delle signore”, su tutte, e programmi diretti al pubblico che non ricordano neppure lontanamente la qualità simpatica del David Letterman Show (giusto per fare un celebre esempio). Ci si perde in lacrime facili, e competizioni agghiaccianti.

“Lo show dei record”, Canale 5, è un distillato di mostruosità bizzarre. Ridicole e superficiali le sfide. Si cerca lo stupore per riempire lo share. Un Guinness dei primati per chi ha voglia di far addormentare la mente.

Dall'altra parte non ha sfigurato, la patetica voglia di emozionare. Paola Perego e Marco Liorni, montati di traballante commozione, conducono su Rai 1 “Il dono”, una ricostruzione della vita difficile delle persone più diverse. Una specie di orribile flash-back fatto di foto, racconti, commenti, fino alla – c'era da aspettarselo – consegna del “dono” alla persona con la quale ci si vuole riappacificare, o dimostrare pentimento. Insomma, un nuovo “C'è posta per te”, soltanto che (ed è questa la furbizia ingenua del programma) ci si affida a un pensierino da donare per allontanarsi dai format storici. Si mendica, come un cercatore d'oro disperato, un format innovativo.
Come se non bastasse, a rincarare la dose di questo Natale già pieno di carbone, si presentano puntuali, come i raffreddori del periodo, le fiction italiane. Su tutte “Il Paradiso delle signore”, su Rai 1, che si sta infatti confermando, in piena regola, un orribile dramma di amori. Giusy Buscemi, che interpreta Teresa Iorio, non riesce ancora una volta a essere un'attrice. Espressioni fasulle, movimenti ingessati, fermo immagini da telenovela, segnano una performance che offende gli insegnamenti delle scuole di teatro.
Una puntata, quella andata in onda il 28 dicembre, scioccamente incentrata su drammi amorosi. Da ricordare, in questa ricca selva oscura, la tragedia del bacio galeotto. Il galeotto è Pietro Mori, impersonato da Giuseppe Zeno il quale veste, purtroppo su misura, il ruolo di sciupafemmine. Ciò però, a sua insaputa, lo condanna a una sconfortante incapacità di distinguersi come attore drammatico.

Non manca neppure, per finire, il consueto commissario in cerca di verità, il commissario Cazzaniga. Un commissario innamorato che neppure può fare le cosiddette scarpe al raffinato Maigret. Intanto, nelle sere natalizie, degnissime di fare compagnia alle vecchiette solitarie, sono le soap: Un posto al sole e Tempesta d'amore.

Per finire coi botti che fanno cilecca, si distingue Mistero Adventure, in programma su Italia 1. Con pessima capacità di intrattenimento e gestione della profondità di certi argomenti, i due conduttori, Casalegno e Bossari, sembra stiano narrando storie ai bambini prima di andare a letto. Eccitati come giovani ricercatori, e mai certi di ciò che raccontano. Il loro viaggio in Israele, alla ricerca di testimonianze inedite sulla vita di Gesù, è insomma trattato con quella curiosità di chi non ha mai affrontato la storia. Meglio un personaggio inventato al loro posto, che dimostra però maggiore competenza: il professor Indiana Jones.

Unica stella natalizia: l'intelligentissimo film, ormai un must del periodo, “Una poltrona per due” di John Landis.

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