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Vermeer e i maestri del quotidiano

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londra

Vermeer e i maestri del quotidiano

Ogni quadro racconta una storia: le opere degli artisti olandesi del Seicento hanno la capacità di creare un'atmosfera unica trasportando immediatamente indietro nel tempo, al secolo d'oro dei Paesi Bassi. Johannes Vermeer e i suoi contemporanei sono “maestri del quotidiano”, i loro quadri istantanee che colgono un attimo della vita domestica di tutti i giorni di quei tempi invitandoci nelle case, nei salotti e nei cortili dell'epoca.

Grazie alla passione per questi artisti di diversi re britannici, in particolare Giorgio IV all'inizio dell'Ottocento, la collezione reale è molto ricca. Una mostra alla Queen's Gallery chiamata “Maestri del quotidiano: gli artisti olandesi all'epoca di Vermeer”, permette ora di ammirare 28 dei migliori quadri dell'epoca di proprietà della Regina.
La mostra ha un solo quadro di Vermeer, ma è uno dei più misteriosi dell'enigmatico pittore: “La lezione di musica”, che mostra una donna di spalle di fronte a un virginale, sul quale è scritta la frase in latino “la musica è compagna del piacere, rimedio del dolore”. L'uomo in piedi accanto allo strumento, con la bocca aperta, potrebbe essere un maestro di musica, o un amante. Il significato è dubbio, ma l'atmosfera è ammaliante.
La musica è un tema ricorrente che interessa poveri e ricchi, e strumenti diversi compaiono negli eleganti salotti dei ricchi e nelle taverne dei contadini. I quadri mostrano interni opulenti come il salotto di Vermeer con i suoi marmi e i suoi tappeti, ma anche interni poveri, come la spoglia e sporca casa di contadini di Adriaen Van Ostade. Tutti hanno in comune una meticolosa attenzione ai dettagli: dalla torta appena sfornata alle trecce di cipolle appese in cucina, dal ricamo su un cuscino di seta al pizzo di un colletto. Ogni oggetto, umile o prezioso, è dipinto con la stessa precisione.

Dietro la fedele rappresentazione degli interni delle case olandesi con i loro abitanti ci sono significati nascosti, messaggi, metafore e allegorie. Alcune sono palesi, come il teschio e il liuto con la corda rotta nel quadro di Jan Steen, che ricordano alla donna discinta che la vita è transitoria. Altre sono meno immediate. I tre splendidi quadri di interni di Gerrit Dou, pittore all'epoca più celebre di Vermeer e del suo maestro Rembrandt, sono all'apparenza solo descrittivi e ricchi di minuti dettagli ma in realtà ricchi di simboli nascosti, spesso con un significato sessuale, dalla gabbia per uccelli aperta e vuota alla brocca caduta di traverso.
In questa mostra ogni quadro è un gioiello, dagli interni in ombra di Dou alle sale e cortili inondati di sole di Pieter de Hooch, dalla maliziosa casalinga di Nicolas Maes ai magistrali ritratti di Rembrandt van Rijn.
Masters of the Everyday: Dutch Artists in the Age of Vermeer
Fino al 14 febbraio 2016
Queen's Gallery, Londra
www.royalcollection.org.uk

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