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Nomination agli Oscar: «Revenant - Redivivo» è il favorito. Candidato Morricone

Dopo il trionfo ai Golden Globe, Ennio Morricone punta anche agli Oscar: il grande compositore italiano, classe 1928, è stato candidato alla prestigiosa statuetta per la colonna sonora di «The Hateful Eight» di Quentin Tarantino. Dovrà vedersela con rivali del calibro di Carter Burwell («Carol») e John Williams («Star Wars – Il risveglio della forza»), ma parte favorito e potrebbe così alzare il suo secondo Oscar (il primo gli è stato attribuito “alla carriera”).

A contendersi il premio più importante, quello per il miglior film dell'anno, sono ben otto lungometraggi. Partono in prima fila «Revenant – Redivivo» di Alejandro González Iñárritu (reduce dal trionfo ai Golden Globe e forte di 12 nomination), «Mad Max: Fury Road» di George Miller (10 nomination complessive) e «Il caso Spotlight» di Tom McCarthy, seguiti da «Sopravvissuto – The Martian» di Ridley Scott, «Room» di Lenny Abrahamson, «La grande scommessa» di Adam McKay, «Il ponte delle spie» di Steven Spielberg e «Brooklyn» di John Crowley.
Alejandro González Iñárritu è il grande favorito anche nella categoria come miglior regista, e punta a uno storico bis dopo il successo dello scorso anno con «Birdman». Gli altri nominati sono Adam McKay, Lenny Abrahamson, Tom McCarthy e George Miller.

Grande attesa per la prima statuetta della carriera per Leonardo DiCaprio («Revenant - Redivivo»), favorito come miglior attore protagonista davanti a Michael Fassbender («Steve Jobs») ed Eddie Redmayne («The Danish Girl»). Tra le migliori attrici protagoniste, la sorprendente Brie Larson («Room») potrebbe avere la meglio sulla straordinaria Cate Blanchett di «Carol» e sulla Jennifer Lawrence di «Joy».
Nelle categorie dei non protagonisti, ottime speranze per Sylvester Stallone («Creed – Nato per combattere») e Kate Winslet («Steve Jobs»): entrambi hanno vinto il Golden Globe e dovrebbero avere facilmente la meglio su, rispettivamente, Mark Rylance («Il ponte delle spie») e Jennifer Jason Leigh («The Hateful Eight»).

Piuttosto scontata la vittoria di «Inside Out» della Pixar come miglior film d'animazione (occhio però ad «Anomalisa» di Charlie Kaufman), mentre tra i film stranieri si meriterebbe il gradino più alto del podio lo splendido «Il figlio di Saul» dell'ungherese László Nemes, già premiato col Golden Globe.
Essendo un film in lingua inglese, non è potuto rientrare in quest'ultimo gruppo «Youth – La giovinezza» di Paolo Sorrentino che si è dovuto accontentare della candidatura per la miglior canzone originale: potrebbe anche spuntarla, ma la canzone favorita è «Writing's On the Wall» del film «Spectre».
Tra i documentari, infine, sfida a due tra «Amy» di Asif Kapadia e «The Look of Silence» di Joshua Oppenheimer.
Appuntamento al Dolby Theatre di Los Angeles il 28 febbraio prossimo per scoprire se i pronostici verranno rispettati o se sarà una serata ricca di sorprese.

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