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Le tenere «notti bianche» di Lorenzo Loris

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teatro

Le tenere «notti bianche» di Lorenzo Loris

Si può uscire bruscamente da un bozzolo di sogni per assaporare pochi minuti d'illusoria felicità reale senza farsi troppo male, senza per questo soccombere, e con immensa amarezza tornare a ricoverarsi nell'accogliente tana della fantasia. Sogno e solitudine sono al centro del romanzo giovanile di Fedor Dostoevskij, “Le notti bianche”, messo in scena da Lorenzo Loris che per l'occasione ha scelto un profilo più maturo per il protagonista maschile. Una breve storia che si consuma in quattro notti a Pietroburgo, quando alle latitudini più settentrionali della Russia, in un certo periodo dell'anno, le giornate si allungano e fino a notte fonda c'è ancora luce.

E infatti così inizia il testo pubblicato nel 1848 “Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse esistono soltanto quando si è giovani, caro lettore”. Un sognatore (nel romanzo non ha un nome) si trascina per le strade della città immerso nelle sue storie immaginarie, quando una sera incontra casualmente una giovane ragazza, Nastenka, altro essere solitario, di cui conquista la fiducia rivelandosi per quell'essere timido e bramoso di affetti che è, costantemente avvolto in una dimensione onirica. Le due solitudini si intrecciano, nasce un intenso sodalizio che si sviluppa in un crescendo di emozioni fino a trascinare entrambi ad immaginare una vita insieme. Un'emozione quasi violenta, uno squarcio di felicità vera, un momento tanto atteso, travolgono l'uomo, che dovrà però bruscamente arrendersi alla repentina ricomparsa dell'amato di Nastenka.

“Mio Dio - concluderà il sognatore - un intero minuto di beatitudine, è forse poco sia pure in un'intera vita umana?”. Una prova d'attore impegnativa e alla fine ben riuscita. Massimo Loreto, con i suoi anni e le sue rotondità imprime al personaggio un'intensità più profonda, impietosisce e commuove, in contrasto con la giovane e magra attrice, Camilla Pistorello. L'esperienza e la disinvoltura un po' sorniona di lui ben si sposano con la rigorosa impostazione di lei, rendendoli complementari e ammantando la pièce di un'atmosfera più sognante e struggente rispetto al testo originale.

Fino al 14 febbraio al Teatro Out Off di Milano
adattamento e regia Lorenzo Loris con Massimo Loreto, Camilla Pistorello e con Matteo Principi, scena Daniela Gardinazzi, luci Alessandro Tinelli, costumi Nicoletta Ceccolini, musiche originali per balalaika Simone Spreafico

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