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Manzoni e Castellani, a Londra i pionieri delle avanguardie

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Manzoni e Castellani, a Londra i pionieri delle avanguardie

LONDRA - L'arte italiana del dopoguerra è protagonista in questo inverno londinese: due straordinarie “prime” dimostrano quanto sia vivo l'interesse per gli artisti italiani che sono stati pionieri dell'avanguardia della seconda metà del Novecento. Nel 1959 Piero Manzoni e Enrico Castellani avevano aperto la galleria Azimut e iniziato a pubblicare la rivista Azimuth, diventando punti di riferimento del mondo artistico europeo con uno stretto legame con il Gruppo Zero in Germania. Manzoni era poi morto non ancora trentenne nel 1963, mentre Castellani è ancora attivo, ma i due artisti ora si ritrovano a pochi metri di distanza, celebrati da due gallerie di Mayfair che dedicano loro una mostra.

La Mazzoleni Gallery presenta Achromes: Linea Infinita di Manzoni, mentre la Dominique Lévy Gallery ha organizzato la prima personale dedicata a Castellani in Gran Bretagna. Concepita come un omaggio a Manzoni nell'anniversario della sua morte nel febbraio del 1963, la mostra abbina due delle serie di quadri più celebri dell'artista, gli Achromes - opere “senza colore” in materiali diversi, e le Linee, - opere tridimensionali che puntano a superare il limite della tela. Entrambe sono dedicate a trovare un legame tra il materiale e l'infinito.

L'artista scrisse che anche se, «a causa di contingenze materiali, nessuna opera può essere infinita, è però infinitamente ripetibile senza soluzione di continuità». In mostra anche una Linea di lunghezza infinita, opera «la cui unica dimensione è il tempo». Lettere originali, cataloghi d'epoca e foto d'archivio completano la full immersion nel mondo di uno dei più originali e sperimentali artisti del Dopoguerra.

La prima mostra dedicata solo a Castellani in Gran Bretagna è stata organizzata in collaborazione con l'artista e la Fondazione che porta il suo nome, e associa opere tridimensionali storiche con lavori più recenti.

Diversi quadri di grandi dimensioni della serie classica Superficie Bianca sono esposti vicino ai più recenti dipinti metallici Biangolare cromata e Angolare cromata, che riflettono la luce. Si tratta di una installazione sperimentale che punta a far dialogare le opere tra loro e a esplorare l'interesse che l'artista, che ha una formazione di architetto, ha mostrato per tutta la vita per l'interagire di luce, ombra, spazio e dimensioni. Accanto ai quadri la recente scultura Spartito, che si ispira a un'opera del 1969 creata da centinaia di fogli di carta, materiale effimero che qui sfida il tempo.

Piero Manzoni Achromes: Linea Infinita
Mazzoleni London,
fino al 9 aprile 2016
www.mazzoleniart.com

Enrico Castellani
Dominique Lévy, Londra
8 febbraio-8 aprile 2016
www.dominique-levy.com

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