Cultura

Susanna Egri, pioniera della danza, festeggia sul palco le sue novanta…

  • Abbonati
  • Accedi
a torino

Susanna Egri, pioniera della danza, festeggia sul palco le sue novanta primavere

Se a vederla le si danno vent'anni di meno e ad ascoltarla pare anche più giovane, scorrendone il curriculum si palesa che si tratta di un'artista dall'esperienza che poche in Italia possono vantare. Susanna Egri, la giovane nonagenaria della danza internazionale, ha ballato da solista, ha creato per i teatri e per la TV e ha formato - e continua ancora - generazioni di professionisti, da quando nel 1950 fondò a Torino la prima scuola di “Danza classica e moderna”. Allora il “doppio binario” che approfondiva tanto l'accademismo quanto la danza libera di matrice centreuropea era assolutamente pionieristico ed Egri (che a Budapest studiò con allievi di Cecchetti e Guerra come di von Laban, che poi si perfezionò con Preobrajenska e Volkova come con Kreutzberg, Joos e Wigman e ancora con Limón e Humphrey) pioniera lo è sempre stata. Ora festeggia sul palco le sue novanta primavere, in quel Teatro Gobetti di Torino dove decenni fa, facendosi affiancare da critici quali Massimo Mila o Luigi Carluccio, avvicinava gli spettatori all'arte di Tersicore, in tempi in cui la “formazione del pubblico” non era ancora parola d'ordine ministeriale.

Pur figlia ballerina di un grande allenatore di football – il padre Ernst Egri Erbstein era il commissario tecnico del Grande Torino, con la squadra anche nello schianto di Superga - ha fatto superare a molti ragazzi il sillogismo maschio-adepto del calcio, femmina-allieva di corsi di danza, facendo nascere danzatori di razza come Luigi Bonino che sarà ospite della serata - e ballerà in duo con la stella della Scala Nicoletta Manni. Domenica 21 febbraio a celebrarla saranno infatti tre ex “discepoli” (così ama chiamarli Egri) uomini, di tre diverse generazioni: il critico e storico della danza Alberto Testa, l'étoile internazionale, già braccio destro di Roland Petit, Bonino che ha mosso i suoi primi pas de bourré nella scuola e poi ne I Balletti di Susanna Egri e il giovane coreografo Raphael Bianco che, fra contemporaneità e rispetto per le radici, codirige l'attuale compagnia EgriBiancoDanza. Un segnale di modernità e un messaggio per il futuro, forte come la storia di Billy Elliot, da parte di una pedagoga che è stata maître in Europa e in Cina e che per lunghi anni era nella presidenza del Conseil International de la Danse UNESCO.

Il programma della serata del 21 - coreografie di Bianco, Petit e della stessa Egri: la prima datata 1953, l'ultima 2014 – riavvolge i fili di una carriera che ha avuto uno dei suoi fulcri anche nella TV sperimentale degli esordi – quella di Furio Colombo, Gianni Vattimo e Piero Angela che fra le ballerine di Susanna ha trovato moglie – e degli anni '60 e ‘70. Infatti, da quando nel 1949 la scelsero come oggetto danzante delle prime riprese televisive, Susanna Egri è diventata una protagonista della prima RAI, creando lei stessa non soltanto balletti, ma anche originali televisivi come “Le foyer de la danse” del 1952, trasmissioni educative e per ragazzi come “La boîte à joujoux” e rivisitazioni di melodrammi italiani come la trilogia di “teleballetti”, trasmessi in prima serata, “Vita di bohème”, ”Turandot” e “Cavalleria Rusticana”, premiato quest'ultimo con il Prix Italia del 1963.

Per questo, spezzoni dalle Teche RAI e dalla TV ungherese racconteranno in immagini un pezzo di storia e di cultura della danza – che siano passi a due jazz per la televisione o balletti, magari su musiche di compositori anni '50, ripresi in teatro e mandati in onda, oppure trasposizioni popolari e colte ad un tempo di grandi opere – e saranno complemento e contrappunto di quanto si svolgerà sul palco domenica prossima.

«Serata Egri»
Al Teatro Gobetti di Torino
21 febbraio - ore 20
Compagnia EgriBiancoDanza
con la partecipazione speciale di
Luigi Bonino
con Nicoletta Manni
prima ballerina del Teatro alla Scala
intervengono Alberto Testa,Luigi Bonino, Raphael Bianco e Susanna Egri

© Riproduzione riservata