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Si alza il sipario sul Festival del Cinema Africano, d'Asia e America…

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Si alza il sipario sul Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina di Milano

Il cinema africano, d'Asia e America Latina torna protagonista a Milano: in programma dal 4 al 10 aprile, la kermesse meneghina è l'unica in Italia interamente rivolta alle cinematografie e alle culture dei tre continenti.
Giunto al 26° anno di vita, il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina si apre con una proiezione d'eccezione che si terrà il 4 aprile presso la sede della Triennale di Milano, nella sala del Teatro dell'Arte: in anteprima italiana verrà mostrato «Ryuzo and the Seven Henchmen», nuovo lungometraggio del grande regista giapponese Takeshi Kitano. Si tratta di una commedia dai toni leggeri che vede tra i protagonisti lo stesso Kitano.

Tra le anteprime in programma nella sezione fuori-concorso Flash, una menzione particolare va a «Stop» l'ultima fatica dell'osannato autore sudcoreano Kim Ki-duk, che torna al cinema a basso budget con un film girato e montato da solo, un eco-thriller sugli effetti di Fukushima. Un altro nome significativo è quello di Garin Nugroho che con «Chaotic Love Poems» racconta la società indonesiana degli ultimi trent'anni, giocando con gli stili cinematografici delle diverse epoche che attraversa.

Nel Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, da segnalare due prime europee: «Rosa Chumbe» del cino-peruviano Jonatan Relayze Chiang (Miglior Film al Festival di Lima e Premio Fipresci a Montréal), e «We've Never Been Kids» di Mahmood Soliman, intenso documentario che racconta 13 anni di vita di Nadia e dei suoi tre figli, fotografando nel corso del tempo gli anni più caldi della storia moderna dell'Egitto.

Tra le commedie del gruppo “E tutti ridono…”, svetta «Monk Comes Down the Mountains», un film di arti marziali, che unisce humour e un tocco di zen, firmato da Chen Kaige, regista cinese del cult «Addio mia concubina». Il film – campione al box office in Cina con 7 milioni di dollari nella sola giornata di apertura – è il quarto lungometraggio al mondo per incassi nel 2015 dopo tre film di Hollywood.

In linea con il tema della XXI Triennale “21st Century. Design After Design” e il palinsesto “Ritorni al Futuro” del Comune di Milano, il Festival presenta quest'anno la sezione tematica “Designing Futures” con una selezione di film in anteprima italiana sui movimenti rivoluzionari politici, sociali e artistici dell'Africa contemporanea, che esprimono la voce di nuove generazioni di filmmaker metropolitani nati in Africa e cresciuti nel mondo. In quest'ottica di una nuova rappresentazione che si propone di cambiare il punto di vista sul mondo africano, la African Artists' Foundation porta al Festival la mostra fotografica “Designing Africa 3.0”, un'ampia selezione di fotografie dalla VI edizione del LagosPhoto Festival, il primo festival internazionale dedicato alle arti visuali e alla fotografia contemporanea in Nigeria.

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