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«Il libro della giungla», l’imperdibile della settimana per famiglie

Il nuovo “Libro della giungla” è il grande protagonista del weekend in sala: l'adattamento del celebre romanzo di Rudyard Kipling è il film da non perdere della settimana. A quasi cinquant'anni di distanza dall'uscita del celebre classico d'animazione, la Disney porta in sala una nuova trasposizione de «Il libro della giungla», con un attore in carne e ossa (Mowgli, interpretato dal piccolo Neel Sethi) e i tanti animali creati al computer. La storia è quella che tutti conosciamo, con Mowgli che viene accolto da un branco di lupi, ha come amici la pantera Bagheera e l'orso Baloo e come nemico la temibile tigre Shere Khan, disposta a tutto pur di ucciderlo.

Diretto da Jon Favreau (autore dei primi due capitoli della saga di «Iron-Man»), è un film che fa bene il suo dovere di racconto d'informazione pensato per grandi e piccini, capace di appassionare e intrattenere nel modo giusto.Se nella narrazione non c'è nulla di nuovo e alcuni passaggi sono un po' banalotti, a colpire è soprattutto un impeccabile apparato tecnico, capace di rendere al meglio i movimenti e le espressioni degli animali in scena.Tra le sequenze da ricordare, svetta l'incontro tra Mowgli e il serpente Kaa, inquietante e oscuro come buona parte della pellicola, ma anche l'intera parte conclusiva funziona perfettamente. È un film perfetto per una visione con tutta la famiglia e anche i doppiatori italiani contribuiscono al buon risultato finale.

Da segnalare anche il deludente «Nonno scatenato» di Dan Mazer. Zac Efron interpreta un giovane avvocato, che si ritrova a passare qualche giorno in Florida con il nonno, rimasto vedovo da poco. Quest'ultimo ha molta voglia di divertirsi e il nipote dovrà cercare di frenarlo come può. Tra i punti più bassi della carriera di De Niro, «Nonno scatenato» è una pellicola da dimenticare, piuttosto ingenua e incapace di intrattenere come avrebbe dovuto. La coppia De Niro-Efron non funziona e il regista risulta perennemente spaesato: non lo aiuta un copione banale e privo di idee realmente degne di nota.

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