Cultura

David di Donatello, trionfa il film di Genovese «Perfetti…

  • Abbonati
  • Accedi
gli oscar italiani

David di Donatello, trionfa il film di Genovese «Perfetti sconosciuti». Matteo Garrone miglior regista

«Perfetti sconosciuti» batte tutti: la pellicola di Paolo Genovese ha vinto la statuetta più importante del cinema italiano, il David di Donatello per il miglior film.
Al centro della trama, una cena tra amici in cui la padrona di casa Eva (Kasia Smutniak) propone agli altri sei commensali di fare un gioco: mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare che, nel corso della serata, ogni messaggio, chat o chiamata venga condiviso.
In pochi si sarebbero aspettati una vittoria tanto sorprendente, dato che tra i candidati c'era anche «Fuocoammare» di Gianfranco Rosi, premiato con l'Orso d'oro al Festival di Berlino e rimasto a bocca asciutta ai David. «Perfetti sconosciuti» ha vinto anche per la miglior sceneggiatura.

Come miglior regista ha trionfato Matteo Garrone, autore del fantasy «Il racconto dei racconti», presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes. Da segnalare che «Il racconto dei racconti» ha vinto anche diversi premi tecnici: dalla miglior scenografia ai migliori costumi, passando per il miglior trucco, il miglior acconciatore, i migliori effetti digitali e la miglior fotografia.

Il miglior regista esordiente è invece Gabriele Mainetti per «Lo chiamavano Jeeg Robot», sorprendente opera prima che ha avuto grande fortuna al box office.
«Lo chiamavano Jeeg Robot» si è aggiudicato il premio per il miglior montaggio e per il miglior produttore e ha svettato anche in tutte le categorie per i migliori attori: miglior attore protagonista Claudio Santamaria, miglior attrice protagonista Ilenia Pastorelli, miglior attore non protagonista Luca Marinelli e miglior attrice non protagonista Antonia Truppo.

David di Donatello, trionfano

Da segnalare che il titolo di miglior documentario è andato a «S Is for Stanley (Trent'anni dietro al volante per Stanley Kubrick)» di Alex Infascelli.
Una menzione anche per «Youth – La giovinezza» di Paolo Sorrentino, vincitore per la miglior canzone e per la miglior colonna sonora, mentre «Non essere cattivo» di Claudio Caligari, uno dei favoriti della vigilia, si è dovuto accontentare della statuetta per il miglior fonico di presa diretta.

Tra i momenti più toccanti della cerimonia, Pif che ricorda Ettore Scola, il grande regista italiano scomparso lo scorso 19 gennaio, autore di capolavori del calibro di «C'eravamo tanto amati» e «Una giornata particolare».

© Riproduzione riservata