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«Captain America: Civil War», tra i migliori film Marvel

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«Captain America: Civil War», tra i migliori film Marvel

Il miglior film del Marvel Cinematic Universe? Probabilmente sì, l'attesissimo «Captain America: Civil War» fa bene il suo dovere di blockbuster ad alto budget e i fan del cinema dei supereroi non possono perderselo. Tra le novità in sala, però, colpisce anche «Microbo & Gasolina» di Michel Gondry mentre convince solo a metà «Il traditore tipo» di Susanna White.

Posizionato cronologicamente dopo «Avengers: Age of Ultron» dello scorso anno, «Captain America: Civil War» ha dalla sua un soggetto a dir poco sorprendente: in seguito all'ennesimo incidente internazionale nel quale sono rimasti coinvolti i supereroi, le pressioni politiche invocano a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d'amministrazione che decida quando richiedere l'intervento del team. Questa nuova dinamica dividerà gli Avengers: c'è chi accetta il compromesso (Iron Man) e chi non vuole saperne (Captain America).

Ispirato alla celebre miniserie a fumetti scritta da Mark Millar e pubblicata tra il 2006 e il 2007, «Captain America: Civil War» racconta lo scontro interno tra un gruppo di personaggi un tempo uniti e compagni di tante avventure. Al centro c'è un classico dilemma morale (meglio seguire le regole oppure l'istinto?) che accresce lo spessore di una pellicola decisamente più profonda e avvincente dei precedenti film Marvel.

Se Captain America e Iron Man sono gli assoluti protagonisti, un grande valore aggiunto sono i personaggi secondari, a partire da Ant-Man e naturalmente da Spider-Man, i cui pochi minuti in scena sono godibili al punto giusto. Non manca qualche momento di stanca lungo la visione, ma il montaggio è quasi sempre ben ritmato e sono diverse le sequenze da ricordare: la spettacolare battaglia all'aeroporto, in primis.

Da vedere anche «Microbo & Gasolina», ultima fatica del francese Michel Gondry. Protagonista è Daniel, detto “Microbo”, un adolescente introverso e sensibile, incapace di dichiararsi a una sua compagna di scuola e dotato di un buon talento per il disegno. L'arrivo nella sua classe dello stravagante Théo, detto “Gasolina”, lo sprona a dare una scossa alla sua vita. Con lui partirà per una folle vacanza lungo la Francia a bordo di una… casetta a quattro ruote.

Visionario e toccante, il film è l'ennesima dimostrazione del talento di Gondry, regista da sempre dotato di uno stile originale e riconoscibile. Alcuni passaggi di sceneggiatura sono scontati e sanno di già visto, ma sono altrettanti i momenti da ricordare, valorizzati da dialoghi sinceri e da un apparato visivo artigianale e poetico allo stesso tempo.

Infine, da segnalare «Il traditore tipo» di Susanna White con Ewan McGregor. Durante una vacanza a Marrakech, gli inglesi Perry (Ewan McGregor) e Gail (Naomie Harris) fanno amicizia con un appariscente e carismatico uomo d'affari russo di nome Dima (Stellan Skarsgård), che si rivela essere un boss del riciclaggio di denaro appartenente alla mafia russa. La coppia accetta di aiutare Dima a fornire informazioni confidenziali ai servizi segreti inglesi, ritrovandosi così coinvolta nel mondo dello spionaggio politico internazionale.

Tratto da un noto romanzo di John Le Carré, «Il traditore tipo» è un classico spy-movie, con protagonista un uomo comune che si ritrova invischiato in un complotto più grande di lui. Niente di nuovo, anche se Susanna White ha mano discreta e gli attori sono in parte: il risultato è coinvolgente a tratti, ma avrebbe necessitato di un pizzico di pepe in più nella conclusione.

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