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«Dipingere con la luce», arte e fotografia alla Tate Britain

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«Dipingere con la luce», arte e fotografia alla Tate Britain

Thomas Frederick Goodall 1856-1944 and Peter Henry Emerson 1856-1936Setting the Bow-Net, in Life and Landscape on the Norfolk Broads 1885, published 1887
Thomas Frederick Goodall 1856-1944 and Peter Henry Emerson 1856-1936Setting the Bow-Net, in Life and Landscape on the Norfolk Broads 1885, published 1887

LONDRA - L'invenzione della fotografia ha galvanizzato la pittura dalla metà dell'Ottocento in poi, dando nuova ispirazione e idee agli artisti. Pochi anni dopo, sono stati i fotografi a ispirarsi ai quadri, cercando di imitare nelle loro immagini gli effetti creati con il pennello. La grandissima influenza reciproca tra arte e fotografia è ora esplorata in una mostra a Tate Britain, dal titolo “Dipingere con la luce”.

Si parte dall'alba della fotografia con i primi esperimenti intorno al 1830. La prima sala è dominata dall'immenso quadro Dispruption Portrait di David Octavius Hill, con ben 457 ritratti dei notabili che nel 1843 fondarono la Chiesa libera di Scozia. E' il primo quadro della storia basato su foto – alcune delle quali sono in mostra – e ci vollero 23 anni per finirlo. Non solo, ma il pittore oltre a inserire un autoritratto con matita e album degli schizzi in mano mise nel quadro, per la prima volta, il fotografo con la sua voluminosa macchina fotografica.

Con la rapida evoluzione della tecnologia che rese possibili foto sempre più fedeli e dettagliate, gli artisti inglesi dell'era vittoriana si entusiasmarono per la fotografia, usandola per ricreare minuziosamente su tela edifici, persone e paesaggi. Un'altrettanto minuziosa ricerca negli archivi britannici ha permesso alla Tate di mettere fianco a fianco a ogni quadro le foto che lo hanno ispirato o che hanno agevolato la sua realizzazione.

I Pre-Raffaelliti in particolare si servirono delle foto come punto di riferimento e come aiuto per catturare i più piccoli dettagli dell'immagine. John Everett Millais dipinge ogni nervatura di ogni foglia, ma usa il colore per riprodurre i paesaggi in modo ancora più intenso, dando loro anche una valenza spirituale. Dante Gabriele Rossetti segue lo stesso metodo per le sue immagini di donna: tante foto preparatorie garantiscono la veridicità del ritratto, ma i quadri sono memorabili per l'intensità del colore e la carica emotiva e sensuale.

La fotografia era amata dalle classi abbienti, come rivela un album di foto della Casa Reale, mai visto prima, che mostra come le nipoti della Regina Vittoria ricreassero davanti alla macchina fotografica immagini di celebri quadri romantici, tableaux vivants per l'era moderna. Molti artisti e fotografi però volevano rappresentare la vita ‘vera' dei lavoratori, dai mietitori ai pescatori, e lavoravano fianco a fianco per documentarla.
“Nei cento anni dopo l'invenzione di questo stupefacente mezzo non c'è movimento artistico che non sia stato influenzato dalla fotografia,- spiega Carol Jacobi, condirettrice della mostra, - Il dialogo tra arte e fotografia è stato continuo e ha dato grandi frutti.”

Painting with light
Fino al 25 settembre 2016
Tate Britain, Londra

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