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Doppio appuntamento per raccontare l'Arte Liberty nel contesto Europeo come…

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Doppio appuntamento per raccontare l'Arte Liberty nel contesto Europeo come non si era mai vista prima. Oltre mille proprietà artistiche di rara bellezza

Presso la Fondazione Arte Nova a Romano Canavese (To), fino il 9 luglio è allestita la mostra “Il Liberty a tavola”, un'esposizione di oggettistica da collezione per la tavola e per il servizio da salotto, con esempi di realizzazione italiana, francese e mitteleuropea, databile tra la fine dell'Ottocento e agli anni Venti del Novecento.

Fan propone un percorso realizzato con amore e autentica passione, arricchito con pezzi unici raramente esposti al pubblico. Il Liberty venne anche definito, a seconda della nazione e delle varianti, Modernismo o Stile Floreale. Le sue linee colorate, che si ispirano alla solarità alla natura e alle linee morbide di fiori e piante, celebrano anche la figura femminile che, con quei temi, veniva fatta coincidere. Così ecco comparire mobili, stoviglie e suppellettili splendidamente lavorati e cesellati, con intarsi dai forti richiami all'arte orientale. Il Liberty era emozioni, luci, l'intensità di forme e sfumature di fiori, come il glicine o le ninfee. Era la leggerezza di insetti come la libellula o le farfalle.

Con la ditta WMF, per citare una delle maggiori fabbriche del primo ‘900, si dà vita all'oggettistica raffinata e di alto pregio artigianale ed artistico. Eccezionali anche i vassoi e le suppellettili in ceramica con smalti dalle tinte vivaci, rame e ottone e, addirittura, in legno e madreperla.

Stiamo parlando di uno stile anche fortemente simbolico. In taluni casi addirittura esoterico. Basti pensare al forte significato attribuito all'edera, simbolo di forza, tenacia, di un elemento bello e terribile al tempo stesso, sempre verde, ma che uccide l'organismo a cui si lega con radici immortali.

Con la sala da pranzo di Eugenio Quarti, che conclude il percorso nello spazio dove si possono anche visionare straordinari filmati d'epoca, spiccano tre elementi: l'eleganza, la coordinazione e l'essenzialità. Questa di Romano Canavese è un'autentica mostra scientifica proposta da una realtà che davvero ama l'arte e ospita pezzi rari e preziosi.

Sono visibili centinaia di oggetti rari e curiosi, un salotto di Louis Majorelle, un tavolino da caffè di Giacomo Cometti, e la sala da pranzo di Eugenio Quarti esibita nella famosa Esposizione Internazionale d'Arte decorativa moderna di Torino del 1902, quale esempio di arredamento moderno. La proprietà artistica più curiosa è un capolavoro in ferro battuto creato per contenere otto uova. Senza dubbio di scena nel periodo pasquale.

“Il Liberty a tavola” parte da uno studio scientifico-naturalistico che sta alla base della rappresentazione della natura per trasformarsi nella stilizzazione artistica floreale che invade il mondo occidentale con lo stile “à la mode”, contagiando architettura, arredamento e stile di vita.

L'oggettistica proposta è realizzata con materiali diversi, quali: peltro, argento, rame, ottone, ceramica, porcellana, vetro. Talvolta è creata da artisti e artigiani, in altri casi dai primi “designers” per essere prodotta industrialmente grazie alla modernizzazione delle fabbriche.

Non mancano le ceramiche di Sarreguemines o la porcellana di Limoges, splendidi oggetti in peltro e cristallo della WMF, Kayserzinn, Juventa. I dettagli sublimi dell'oggettistica in lega d'argento firmata Gallia, i fiori stilizzati della casa olandese Société Céramique Maestricht, i vassoi finemente intarsiati di Emile Gallé.

Alcuni ricami originali di tovagliato d'epoca, accompagnati dai suggerimenti forniti dall'ambita rivista femminile “Journal de Ouvrages de Dames” creano il giusto ambiente per l'atteso momento conviviale. Infine, una serie di Menu floreali tipicamente francesi, che introducono il visitatore in un'atmosfera elegante e delicata, abbondante di fiori e colpi di frusta, di linee stilizzate che spesso si intrecciano con l'esaltazione della donna-fiore, sono utilizzati come mezzo di diffusione per presentare piatti raffinati o d' uso quotidiano che facevano parte del “gusto” e della modernità del primo ‘900.

L'allestimento è curato da Cristina Ariagno, membro del Comitato Scientifico composto anche da Paola Gullino, Giovanni Cordero, Andrea Speziali, Jean-Christophe Etienne e Marilina di Cataldo.

Per informazioni o prenotazioni e concordare visite di gruppo contattare la Fondazione Arte Nova al numero 0125 711298 o consultare il sito www.fondazioneartenova.org.

Spostandoci dal Piemonte alla Romagna è in corso la mostra ‘‘L'Art Nouveau nella collezione Parenti. La grafica tra fine Ottocento e metà Novecento nel segno Liberty, Art Dèco e Futurista'', capace di raccontare al grande pubblico i molteplici aspetti di questo stile nel settore della grafica con migliaia di autentiche opere d'arte di proprietà Roberto Parenti. L'esposizione, con proprietà artistiche di inestimabile valore è a ingresso libero fino al 10 luglio e trova spazio all'interno di Palazzo Marcosanti a Sogliano al Rubicone. Il Museo di Arte Povera, organizzatore della mostra, è stato scelto come principale Museo per il Liberty su territorio nazionale proprio lo scorso anno dall'istituzione culturale “Italia Liberty”. In mostra cartoline, locandine e manifesti a firma di autori italiani e stranieri che propongono rari esempi di Art Nouveau nelle sue diverse sfaccettature: dal Liberty al Modernismo, allo Stile Floreale, ma anche Jugendstil, Art and Craft e Secessione Viennese. Senza escludere il periodo dell'Art Dèco e del Futurismo. Per quest'ultimo la mostra gode della promozione da parte del comitato 100 Sant'Elia. Il pubblico per la prima volta potrà toccare con guanti bianchi i materiali esposti e comprenderne il pregio dalla qualità della stampa alla lavorazione di cartoncini ottocenteschi in bassorilievo.

L'obbiettivo è coinvolgere e sensibilizzare giovani e comuni fruitori per conoscere e apprezzare l'Art Nouveau e divulgare opere inedite realizzate durante il periodo Liberty, come un libro di oltre cento pagine disegnato a mano centimetro per centimetro, nonché promuovere la bellezza e far conoscere il disegno Art Nouveau e Dèco, spiegandone ai visitatori la storia, i dettagli, le varie caratteristiche e simbologie.

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