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Sorpresa a Cannes: trionfa Ken Loach con «I, Daniel Blake»

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i premi del festival

Sorpresa a Cannes: trionfa Ken Loach con «I, Daniel Blake»

La Palma d'oro va a Ken Loach: a sorpresa, «I, Daniel Blake» ha vinto il premio più ambito del Festival di Cannes 2016, sbaragliando la nutrita concorrenza. In pochi avrebbero potuto scommettere su questo film impegnato, che parla di crisi economica e critica il sistema previdenziale britannico, che non rientrava tra i favoriti della vigilia.

È una decisione che farà discutere, nonostante l'impegno sociale e la forza drammaturgica che la pellicola porta con sé. Per Loach è la seconda Palma d'oro in carriera dopo quella per «Il vento che accarezza l'erba» del 2006. Vittoria importantissima è anche quella di Xavier Dolan, regista canadese che ha emozionato la giuria (un po' meno la critica) con «Juste la fin du monde» e ha alzato il Grand Prix. Ex aequo il premio per il Miglior regista, andato al francese Olivier Assayas per il controverso «Personal Shopper» e al rumeno Cristian Mungiu per il meraviglioso «Bacalaureat», mentre il Premio della giuria è stato assegnato ad «American Honey» dell'autrice inglese Andrea Arnold.

La menzione per la miglior sceneggiatura, invece, a «The Salesman» dell'iraniano Asghar Farhadi, film che ha visto anche trionfare Shahab Hosseini come miglior attore. La Palma come miglior attrice, invece, è stata vinta dalla filippina Jaclyn Jose di «Ma' Rosa» di Brillante Mendoza.

Il momento più emozionante della cerimonia, però, è stato quello del premio onorario a Jean-Pierre Léaud, grande attore francese che ha regalato al pubblico cannense una straordinaria interpretazione in «La mort de Louis XIV» di Albert Serra, presentato fuori concorso.

Nelle sezioni collaterali, «The Happiest Day in the Life of Olli Mäki» del finlandese Juho Kuosmanen è stato votato come miglior film di Un Certain Regard. La giuria, capitanata dall'attrice Marthe Keller ha premiato anche «Harmonium» di Kōji Fukada (Premio della Giuria), «Captain Fantastic» di Matt Ross (Miglior regia), «The Stopover» di Delphine & Muriel Coulin (Miglior sceneggiatura) e «La tortue rouge» di Michael Dudok de Wit (Premio Speciale).
All'interno della Quinzaine des Réalisateurs, invece, ha trionfato l'afgano «Wolf and Sheep» di Shahrbanoo Sadat. Niente da fare, purtroppo, per i tre italiani inseriti in questa sezione: «Fai bei sogni» di Marco Bellocchio, «Fiore» di Claudio Giovannesi e «La pazza gioia» di Paolo Virzì.

Infine, da segnalare che dalla Quinzaine arriva anche il film che ha vinto la Caméra d'or (il premio all'opera prima) del Festival: «Divines» di Houda Benyamina.

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