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Primo: i costi della politica

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Economia e Società

Primo: i costi della politica

Sondaggio. La data di nascita del sondaggio coincide con le elezioni presidenziali americane del 1936, che vedono fronteggiarsi Roosevelt e Landon. In quella circostanza George Gallup sfida il Literary Digest, promette un pronostico più attendibile del risultato elettorale e si impegna, in caso di sconfitta, a rimborsare gli abbonamenti ai lettori. Sia Gallup che il Literary Digest utilizzano schede inviate per posta, ma il primo adotta un campione per fasce di reddito, mentre il secondo indaga tra i possessori di auto e telefono e sottorappresenta gli strati deboli della popolazione. Risultato dei sondaggi: il Literary Digest attribuisce a Roosevelt il 43% dei voti e a Landon il 57; al contrario, Gallup vede in testa Roosevelt con il 55% e Landon con il 45. I risultati ufficiali daranno ragione a Gallup: Roosevelt al 61% e Landon al 39. Informazione. Alla domanda su quale sia la fonte di informazione prevalente, il 55% degli italiani mette al primo posto la tv.
Quotidiani. Nel 2007, l’anno precedente il conclamarsi della crisi, le copie quotidiane diffuse erano pari a 5,4 milioni, mentre nel 2014 sono scese a 3,2 milioni.
Ipsos. Nel 2015 la Ipsos ha condotto un sondaggio in 33 Paesi per verificare la percezione della diffusione di alcuni fenomeni sociali e confrontarla con il dato reale ricavato dalle fonti statistiche ufficiali.
Percezione. Tasso di disoccupazione rilevato dall’Istat nel 2014: il 12%. Tasso di disoccupazione secondo i mille italiani intervistati nel sondaggio Ipsos: 49%. Persone di età superiore a 65 anni secondo gli intervistati: 48%. Rilevazione Istat: il 21%. Percezione dell’età media degli italiani: 59 anni. Rilevazione: 45 anni. Stranieri residenti in Italia secondo la percezione: il 30%. Effettivi: poco più del 7%. Musulmani presenti in Italia secondo l’Istat: circa il 2%. Secondo la Caritas: il 4%. Secondo gli italiani: il 20 per cento.
Grecia. Nel 2015, nel pieno della crisi greca (rischio di default e referendum pro o contro le misure imposte dall’Unione europea), molti italiani erano convinti che tra Italia e Grecia non ci fossero differenze e che la stessa sorte dei greci sarebbe prima o poi capitata anche a noi. I più ignoravano che il prodotto interno lordo greco rappresenta all’incirca un sesto di quello italiano e corrisponde grosso modo a quello della sola Lombardia.
Parlamentari. Un sondaggio realizzato per verificare quale sarebbe stata la decisione prioritaria adottata dai cittadini se avessero potuto scegliere tra la riduzione del numero dei parlamentari, la privatizzazione di molte delle imprese pubbliche, l’abolizione delle province e la vendita di parte dei beni demaniali, ha mostrato che secondo gli italiani, tra le quattro soluzioni, quella che consentirebbe più risparmi per la finanza pubblica è la prima, la riduzione dei parlamentari.

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