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Addio a Giorgio Albertazzi, il maestro del teatro

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L’ATTORE AVEVA 92 ANNI

Addio a Giorgio Albertazzi, il maestro del teatro

Giorgio Albertazzi (Ansa)
Giorgio Albertazzi (Ansa)

Non solo un attore, ma un vero e proprio monumento del teatro e del cinema italiano. Giorgio Albertazzi è morto questa notte 92 anni mentre si trovava in Toscana nella casa di Pia De’ Tolomei. Era nato a Fiesole il 20 agosto 1923. La sua ultima apparizione in teatro era stata nel Mercante di Venezia, che aveva diretto e interpretato a 91 anni, nel 2014-15, insieme a Franco Castellano, chiudendo nel segno di Shakespeare una lunga carriera teatrale iniziata proprio con un'opera del poeta inglese, «Troilo e Cressida», nel 1949, con la regia di Luchino Visconti al Maggio Musicale Fiorentino.

Il grande drammaturgo inglese è sempre stato nel cuore di Albertazzi, al punto che nel 1964, in occasione dei 400 anni dalla nascita di Shakespeare, l’attore fiorentino ha debuttato al Teatro Old Vic di Londra in «Amleto», con la regia di Franco Zeffirelli, ottenendo di entrare con una foto nella galleria dei grandi interpreti shakespeariani del Royal National Theatre, unico attore non di lingua inglese.

Con il film «L'anno scorso a Marienbad» diretto dal maestro francese Alain Resnais vinse il Leone d'Oro a Venezia nel 1961 e con l'Enrico IV dei primi anni '80, per la regia di Antonio Calenda, aprì una crepa formidabile nell'establishment teatrale italiano, tanto che si può parlare di «prima» e «dopo» Enrico IV per capire l'evoluzione nel rapporto tra pagina e scrittura scenica.

“ Albertazzi, che ha dedicato al teatro l'intera esistenza, è stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi”

Sergio Mattarella 

Il suo «Adriano» raggiunse le 800 repliche e nel 2004 fece storia il suo «Dante» dalla torre degli Asinelli di Bologna, davanti a ventiduemila persone.
In «Cercando Picasso», per la regia di Antonio Calenda, Albertazzi giocò con il più acclamato ensemble di danza contemporanea, la Martha Graham Dance Company, e lo spettacolo fu richiesto in tutto il mondo.

Ed è sempre stata il teatro la grande passione di Albertazzi, pur avendo girato una trentina di film e avendo lavorato molto in televisione, soprattutto come interprete di sceneggiati televisivi di successo. Albertazzi è approdato sui palcoscenico dopo una controversa esperienza politica, nel 1943 l'attore ha infatti aderito alla Repubblica di Salò e nel 1945, dopo la sconfitta della Rsi, è stato arrestato con l'accusa di collaborazionismo e di avere comandato, nei giorni immediatamente precedenti la Liberazione, un plotone d'esecuzione. È stato liberato nel 1947 grazie all’«Amnistia Togliatti».

Giorgio Albertazzi è stato a lungo compagno di Anna Proclemer, l’attrice trentina morta nel 2013 poco prima del compimento dei 90 anni che nell’immediato dopoguerra era stata sposata con lo scrittore Vitaliano Brancati, dal quale si era separata nel 1954.

Numerosi gli omaggi di personalità pubbliche al grande attore, a cominciare dal presidente della Repubblica. «Con Giorgio Albertazzi - dichiara il capo dello Stato Sergio Mattarella - scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo. Attore versatile e innovativo, ha saputo unire nella sua lunga carriera tradizione e modernità. Le sue interpretazioni dei grandi classici restano una pietra miliare nella storia dello spettacolo. Albertazzi, che ha dedicato al teatro l'intera esistenza, è stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi».

«Qualche istante fa è mancato Giorgio Albertazzi e vorrei che tutti insieme facessimo un applauso a questo grande artista, un grande italiano che ha fatto la storia del teatro e del cinema». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la cerimonia di consegna dei Leoni d'oro della 15esima Biennale di Architettura di Venezia. Anche il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefani Giannini lo ha ricordato su Twitter.

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