Cultura

Rimanere in Italia

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Economia e Società

Rimanere in Italia

  • –di Camilla Tagliabue

Diamo i numeri: «Due economisti di Harvard sostengono che se il debito supera il 90% del Pil la crescita di un Paese è compromessa per almeno 25 anni. Figuriamoci l’Italia che ha un debito superiore al 130% del Pil!». A parlare è Gianni Dragoni, inviato del Sole 24 Ore e tra gli autorevoli protagonisti di Cambiare il Paese per non dover cambiare Paese di Gianluca Daluiso.

Come molti della sua generazione, l’autore, giornalista ventenne, si è posto il dilemma di espatriare, o piuttosto mettere radici in una terra infeconda, avara di futuro e inclemente soprattutto con chi ha più futuro degli altri: i giovani e gli «innamorati», gli unici, secondo Massimo Gramellini, «che ci potranno salvare dalla depressione economica e morale».

Per rispondere al quesito, Daluiso ha chiamato a raccolta un “dream team” di intellettuali e artisti, da Roberto Saviano, forse il primo e più sfortunato dei nostrani cervelli in fuga, al Nobel Dario Fo, che si spende e batte per la Cultura: «Gli italiani sono un popolo con la “dormia”. Un agente chimico che si dà prima di un intervento chirurgico».

Il saggio è articolato per argomenti, quindici per altrettante interviste: si discute di Informazione con Marco Travaglio, di Ambiente con Luca Mercalli, di Giustizia con Nicola Gratteri, di Sanità con Cecilia Strada, di Donne con Milena Gabanelli, di Satira con Antonio Albanese, di Mafie con Gian Carlo Caselli, di Sport con Pierluigi Pardo, di Lavoro con Maurizio Landini...

J-Ax, ad esempio, pensa che «l’Italia sia un Paese bipolare. C’è l’Italia e “l’Itaglia”. La seconda da sempre vive sulle spalle della prima», mentre Gaetano Azzariti imputa «l’imbarbarimento» all’assenza di educazione civica: «Le costituzioni esprimono le civiltà di un popolo e le radici culturali di una nazione. Senza di queste ciascuno si può sentire autorizzato a qualunque disvalore».

Più possibilista, invece, Roberto Vecchioni: «Se c’è un’importante opportunità che possa mostrare il valore di un italiano all’estero è giusto che vada. Ma se fuggire diventa un obbligo è un dramma». Daluiso, invece, ha scelto di rimanere perché «chi ha coraggio resta fermo»: è una delle prime battute di Romeo e Giulietta, una tragedia italianissima, in cui nemmeno gli innamorati hanno un futuro. Ma lo dice Shakespeare, noto gufo.

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