Cultura

L’Indicibile dietro il Design

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Arte

L’Indicibile dietro il Design

  • –di Fulvio Irace

SeDesign after Design – il tema che fa da collante a tutte le mostre di questa XXI edizione della Triennale - si interroga sulla funzione del progetto nell’era del “post” , questa piccola ma preziosa rassegna sostenuta dall’Archidiocesi di Milano, pone invece il problema del “dietro” e del “prima”, focalizzandosi verso quella misteriosa domanda che precede nell’ansia dell’artista il senso ultimo della creazione, del suo impegno e della sua comunicazione.

Il mondo insomma dei significati o meglio delle domande che si affacciano agli albori dell’ideazione nella mente inquieta di chi comprende come la sua risposta non può limitarsi alla semplice elencazione dei dati e alla loro funzionale sistemazione in una risposta tecnicamente ineccepibile. Soprattutto se la sua attenzione è concentrata in quel particolare campo della riflessione che attiene al mistero del sacro e alla tensione al trascendente: un campo nebuloso e denso di tensioni, perché sfida la propensione funzionalista del Moderno a risposte tecnicamente adeguate in termini di prestazione, costringendo artisti e architetti a mettere in questione i limiti delle loro discipline non appena entrano nella sfera dell’indicibile e dell’ultraterreno.

Come si rappresenta l’indicibile che per sua stessa natura frappone ostacoli alla semplice comprensione razionale? Come possono un oggetto o una forma mantenere nella loro realizzazione o rappresentazione quell’aspirazione all’”altro” che ne anima la tensione dell’idea? Ecco dunque che il vasto campo di quella che si chiama “arte sacra” diventa una palestra per sperimentare le dimensioni concettuali della progettazione, in un’accezione che può poi estendersi a tutti gli altri suoi settori di attività.

Sono le domande cui la mostra cerca di dare se una risposta, un’evidenza attraverso le testimonianze esemplari di architetti, fotografi, artisti che dagli anni della ricostruzione ad oggi si sono misurati con la rappresentazione e la comunicazione del sacro. Attraverso un percorso strutturato in aree tematiche, si procede così dall’architettura delle nuove chiese alla progettazione degli arredi sacri ( dalla grafica dei testi liturgici al disegno dei paramenti rituali e delle suppellettili di culto), all'arte della pittura e della scultura sia in funzione isolata che in veste di complemento agli spazi della liturgia.

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