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Super Pippo Baudo, il presentatore tv ha 80 anni

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Super Pippo Baudo, il presentatore tv ha 80 anni

  • –di S.Bio.
Alice ed Helen Kessler con Pippo Baudo in Buon Compleanno Tv, il 14 gennaio 1984 (Ansa)
Alice ed Helen Kessler con Pippo Baudo in Buon Compleanno Tv, il 14 gennaio 1984 (Ansa)

Pippo Baudo, all'anagrafe Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, compie oggi 80 anni. Ha raccontato di essersi innamorato dello spettacolo a sette anni, da quando nella sua Militello cominciò a seguire il varietà. Da allora ha attraversato tutto lo spettro possibile dello spettacolo facendo teatro, cinema, musical, affrontando i temi difficili della storia contemporanea e conducendo preziose interviste a scrittori, registi, attori. Spettacolo ma anche momenti di storia della Tv a Sanremo come l`annuncio della morte di Claudio Villa il 7 febbraio 1987; il tentativo di Cavallo Pazzo di lanciarsi dalla balconata dell`Ariston, e Baudo che lo convince a desistere (1992); la delegazione degli operai dell`Italsider di Genova chiamati sul palco a parlare della propria protesta (1984).

Dopo la laurea in legge l'arrivo a Roma fu possibile grazie ad un patto con il padre: gli concesse tre mesi di tempo per provare a lavorare in televisione. Provino con Antonello Falqui ed una domanda che lo spiazzò: «Ma in Sicilia parlano italiano?» Dopo due giorni andò in onda. Le prime conduzioni riguardarono proprio il mondo meridionale: “Guida degli emigranti”, il programma per ragazzi “Telecruciverba”, il Festival calabrese della Canzone Italiana di Vibo Valentia nel 1961, il Gran Festival di Piedigrotta nel 1962, il Festival di Napoli 1963, il CantaItalia nel 1964, il Festival di Napoli 1965 e 1966. La svolta della sua carriera domenica 6 febbraio 1966: la bobina con la prevista puntata del telefilm americano Rin Tin Tin non perviene, e la RAI decide di trasmettere la puntata pilota di Settevoci, che era stata registrata a Milano e giudicata «intrasmissibile» dai vertici dell'azienda: fu invece un successo clamoroso, che vale la riproposizione del programma per le domeniche successive (e negli anni seguenti) ed il decollo improvviso della sua carriera.

Il grande successo ottenuto in Rai gli apre le porte delle trasmissioni che hanno fatto, con lui, la storia della televisione come “Canzonissima”, nel 1972 accanto a Loretta Goggi e nel 1973 accanto a Mita Medici. Nel 1979, sempre sulla Rete 1, presenta il varietà del sabato sera Luna Park affiancato da Tina Turner, in cui debutta la soubrette italo-americana Heather Parisi, mentre nell'autunno dello stesso anno, sostituisce Corrado nella conduzione di Domenica in, programma con cui arriva alla definitiva consacrazione, conducendolo con grande successo fino al 1985.

Fa conoscere al grande pubblico giovani in erba, tiene a battesimo stelle e talenti in divenire. Inarrestabile, generosissimo. Un fiuto irrefrenabile. Edy Angelillo, Elisabetta Gardini, Iris Peynado. Nell'autunno del 1987 Pippo Baudo, ormai sulla cresta dell'onda, decide di voltare pagina. Gira le spalle alla Rai e passa all'allora Fininvest. Ma non sono sempre rose e fiori anche per l'ostracismo (dichiarato) di alcuni colleghi. Ritorna in Rai.

Ancora successi e nuovi format per l'azienda di viale Mazzini (“Luna Park”, “La ruota della fortuna”, “Numero Uno”). Cinque Festival di Sanremo consecutivi. Sfilano all'Ariston Milly Carlucci e Brigitte Nielsen, Alba Parietti e Anna Oxa, Sabrina Ferilli e Valeria Mazza. Baudo, intanto, nel 1997 approda, per la prima volta, in teatro, al Sistina di Roma. “L'uomo che inventò la televisione”, targato G&G, una sorta di autobiografia in musica con Gigliola Cinquetti e Lello Arena.

Nel 1997 ritorna per la seconda volta a Canale 5. Ma i risultati non sono quelli sperati. L'esperienza non si rivelerà positiva. E nel 2000 ancora una volta Pippo Baudo calca gli studi della Rai. Il suo “Novecento” passa addirittura da Rai Tre a Rai Uno. Continua la sua collaborazione con la Rai. Una delle ultime apparizioni accanto a Bruno Vespa in “Centocinquanta”, il programma dedicato ai 150 anni dell'Unità d' Italia. Da quel momento poche, significative apparizioni sempre supportate dal calore e dalla simpatia del pubblico (“Il viaggio” in prima serata su Rai Tre, ospite di “Sanremo Story” e dello show-evento “Stasera Laura: ho creduto in un sogno”).

Non solo televisione per Pippo Baudo nel corso della sua lunga carriera. Autore di canzoni (“Donna Rosa” portata al successo da Nino Ferrer), presidente e direttore artistico del Teatro Stabile di Catania, padre di due figli, che lo hanno già reso bisnonno, Alessandro e Tiziana, “Super Pippo” ha sempre cortesemente declinato gli inviti, da parte del centrosinistra, a scendere in politica, pur dichiarando apertamente la sua vocazione “centrista”.

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