Cultura

La resilienza delle lingue

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Economia e Società

La resilienza delle lingue

  • –di Gianluca Briguglia

La lingua non è un fenomeno statico, ma vivente, con i suoi adattamenti e trasformazioni, con la ricchezza di una variabilità sempre in movimento e spesso stupefacente. Già Dante lo osservava - contraddicendo i suoi contemporanei -, quando scriveva che se gli antichi abitanti di una qualsiasi città fossero risorti non avrebbero più compreso la lingua dei loro discendenti: le lingue si trasformano. Ma come succede?

Roberta D’Alessandro, dell’università di Leiden in Olanda, ha ottenuto un Erc Grant per lo studio di alcuni fenomeni molto particolari di trasformazione della lingua. Seguendo le vie dell’emigrazione italiana nelle Americhe dalla metà del Novecento, D’Alessandro e i suoi ricercatori osservano come le sintassi dei dialetti italiani, vere lingue dei nostri emigranti, si modifichino al contatto con lo spagnolo d’Argentina, il portoghese del Brasile, il francese del Québec, con l’inglese. Registrare e capire come sia cambiata la sintassi, che per sua natura è resiliente, nell’incontro con mondi linguistici differenti, sarà importante soprattutto per ricavare elementi teorici di comprensione del cambiamento delle lingue al contatto con altre lingue.

Del resto la modifica della sintassi è un po’ come un decisivo cambiamento del proprio mondo, di un modo stesso di pensare, ed è particolarmente affascinante che il laboratorio di questa ricerca siano le comunità di emigranti italiani in un mondo nuovo.

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