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Vite sante ma un po’ esagerate

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nuove collane

Vite sante ma un po’ esagerate

Eccesso di amore: questo l’elemento che accomuna le biografie e le vicende esistenziali di alcuni personaggi celebri al centro di altrettanti narrazioni romanzate in una nuova collana della San Paolo. La collana, diretta da Davide Rondoni, si intitola Vite esagerate, proprio perché la cifra che le ha segnate è quell’eccesso cui si accennava. L’amore può essere quello sensuale, un gusto della conquista condotto alle estreme conseguenze, ma con una forte sete di assoluto, come in Miguel Manara, alias Don Giovanni, raccontato da Davide Rondoni nel volume Il bacio di Siviglia. Oppure può essere l’amore totalizzante per Dio che spinge a una ragazza appena adolescente a essere pronta al sacrificio della propria vita per difendere il valore di quella che un tempo si chiamava “la purezza”, ma in fondo - prima ancora - la propria dignità femminile, nel caso di Maria Goretti raccontata da Aurelio Picca in Capelli di stoppa. O ancora una donna italiana, Caterina Troiani, che all’inizio del Novecento si reca al Cairo a raccogliere i bambini morenti e a liberare le donne dagli harem nella narrazione di Maria Pia Ammirati, Fuori dall’harem. E infine Etty Hillesum, protagonista del volume Il contagio dell’amore di Lucrezia Lerro, la giovane donna olandese travolta dalla furia e dalla brutalità prima dell’occupazione e poi della deportazione naziste, che ha testimoniato sino all’ultimo un’eccezionale forza interiore, una fede nella vita e nell’umanità che resiste nonostante tutto, anche quando la realtà esterna sembrerebbe spingere nella direzione contraria: piena di progetti e di speranze per il futuro, morirà ad Auschwitz il 30 novembre 1943 all’età di ventinove anni, offrendo la lezione di una moralità straordinaria che nelle virtù evangeliche della mitezza e del perdono trova il suo alimento spirituale.

Sono - questi cui abbiamo rapidamente accennato - i primi quattro titoli di una nuova iniziativa editoriale della casa editrice paolina, che propone un progetto assai originale: superando l’approccio tradizionalmente agiografico, provare a raccontare le vite di alcuni grandi personaggi affidandone la narrazione ad affermati scrittori italiani, non necessariamente connotati in senso confessionale (come non lo sono, d’altra parte, gli stessi biografati). Si tratta di un’operazione culturalmente interessante: in un’epoca in cui spesso la narrativa nostrana appare povera di contenuti e a corto di idee, alcuni scrittori tra i più accreditati raccolgono la sfida di un racconto che sappia confrontarsi con le questioni fondamentali dell’esistenza.

Così Rondoni - attraverso il racconto di un’indagine sull’uomo che ispirò tante opere, da Tirso de Molina a Mozart - svolge un’intensa meditazione sul significato dell’amore; Picca sul mistero della giovinezza e della santità; la Ammirati su un tema purtroppo ancora tristemente attuale in tante zone del mondo, compresa la nostra “civilissima” Europa, vale a dire come donne e bambini siano stati e siano tuttora oggetto di sfruttamento a diversi livelli; la Lerro sul rapporto tra normalità quotidiana ed eccezionalità di un orrore che con la barbarie nazista ha colpito il cuore della nostra tradizione culturale.

Davide Rondoni, Il bacio di Siviglia, San Paolo, Cinisello Balsamo, pagg. 206, € 12
Aurelio Picca, Capelli di stoppa, San Paolo, Cinisello Balsamo, pagg. 128, € 12
Maria Pia Ammirati, Fuori dall’harem, San Paolo, Cinisello Balsamo, pagg. 158, € 12
Lucrezia Lerro,
Il contagio dell’amore, San Paolo, Cinisello Balsamo, pagg 190, € 12

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