Cultura

Tre sorelle in Israele

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Tre sorelle in Israele

La casa delle estati lontane,  di Shirel Amitay, Francia, Israele 2014 (91’)
La casa delle estati lontane, di Shirel Amitay, Francia, Israele 2014 (91’)

C’era una volta il sogno della pace. Nel 1994, in Israele, la fine dell’era dell’odio sembrava a un passo. Rabin e Arafat si erano stretti la mano, ebrei e palestinesi potevano convivere sulla stessa terra.
In quei giorni di formidabile speranza si svolge la vicenda privata di tre giovani sorelle (oh, Čechov...), riunite nella casa delle vacanze dei genitori, ormai defunti, non lontano da Tel Aviv. Bisogna decidersi: la struttura sente il peso dell’età, il giardino è invaso dalle sterpaglie, occorre sbrigarsi e vendere una proprietà diventata un peso. Ma mentre si fanno avanti i primi possibili acquirenti, riemergono i tanti ricordi nascosti tra quelle mura. Estati lontane, appunto, eppure sempre presenti. Papà e mamma sembrano quasi tornare in carne e ossa, si fanno “vedere” nei momenti più impensati, dialogano con ognuna delle tre figlie. La vecchia tv, nel frattempo, mostra le immagini della Storia: le durissime contestazioni rivolte a Rabin, accusato di aver svenduto la patria, i discorsi del premier in difesa delle sue scelte coraggiose. Un giovane palestinese si aggira intorno alla casa, un anziano arabo, un tempo amico dei genitori, viene di tanto in tanto a far visita. Le tre donne tentennano. All’inizio era prevalsa l’idea di sbarazzarsi di tutto, al più presto possibile. Con i soldi della vendita ognuna di loro, chi in Israele chi all’estero, vede la possibilità di realizzare i propri sogni. Finché, la sera del 4 novembre, avviene l’impensabile e l’irreparabile. La violenza ritorna padrona, un estremista ebreo uccide Rabin, subito dopo che il premier ha pronunciato uno dei suoi discorsi più visionari e aperti al futuro. Una cappa di dolore scende sul Paese, tutto si ferma in un angoscioso silenzio di morte. E anche per le tre sorelle nulla potrà mai più essere come prima.

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