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14/14 Tomorrow Never Knows

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    musica

    Tasse, droga e sottomarini gialli: 50 anni di «Revolver», l’album in cui i Beatles diventarono «colti»


    Il 5 agosto 1966, esattamente 50 anni fa, usciva «Revolver», l’album del definitivo salto di qualità dei Beatles da fenomeno musicale giovanilistico di maggior successo degli anni Sessanta a band «colta», in grado di incrociare linguaggi apparentemente diversi e parlare in maniera trasversale a pubblici molto distanti tra loro. Riascoltiamolo insieme traccia per traccia, provando a capire cosa ancora oggi lo rende unico

    14/14 Tomorrow Never Knows

    Come si fa a scrivere un gran finale per un album del genere? Impossibile. Impossibile è esattamente il finale che scrive Lennon, ispirandosi a «The Psychedelic Experience», libro di cui fu coautore il professor Timothy Leary sull’utilizzo delle sostanze allucinogene per allargare i confini della coscienza individuale. Il testo è un vademecum per il perfetto trip fai da te, salmodiato su un unico, ipnotico accordo maggiore sostenuto da Ringo che fa il doppio lavoro sui tamburi. Come dire: tutto quello che un anno più tardi sarebbe andato a finire nella Summer of Love c’era già in «Tomorrow Never Knows». Non una canzone: una visione.

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