Cultura

Arriva in Italia il fenomeno-Suicide Squad. Il regista Ayer:…

  • Abbonati
  • Accedi
cinema

Arriva in Italia il fenomeno-Suicide Squad. Il regista Ayer: «Adoro i bad guys»

Suicide Squad
Suicide Squad

NEW YORK - I supercriminali griffati DC Comics fanno il pieno d'incassi: siamo a quota 135.1 milioni di dollari (fonte Comscore) per un weekend d'apertura al di sopra di Guardians of the Galaxy (94.3 milioni nel 2014). Il fenomeno Suicide Squad, più punk di Deadpool meno statuario di Batman v. Superman, secondo Vox non è destinato a durare, complici le critiche negative che si sono abbattute sul film-fumetto diretto da David Ayer.

«Perché accettare una sfida del genere? Sono cresciuto nelle periferie d'America, i miei genitori mi hanno cacciato di casa quand'ero adolescente, sono finito a vagabondare con mio cugino per le strade malfamate di South Central (Los Angeles), prima di arruolarmi nella United States Navy come marinaio. Con questo pedigree, potevo dir di no a Suicide Squad?» domanda Ayer con un ghigno, quando lo incontriamo nella Moynihan Station di New York.

Il suo sesto film da regista esce in Italia il 13 agosto per Warner Bros. Prima di buttarsi su un altro progetto borderline - il remake de Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah, ambientato nel Messico in era Trump - Ayer ci racconta la sua visione: «Ho sempre avuto una fascinazione per i bad guys, i cattivi ragazzi, e da autore volevo scuotermi un po'. Nessuno aveva ancora osato trarre un film da un fumetto di anti-eroi. I buoni sono noiosi di natura, fanno sempre la cosa giusta e non ti sorprendono mai. I miei personaggi invece sono imprevedibili, misteriosi. Quando Warner mi ha preso a bordo mi sono sentito un duro, pronto a far esplodere questa bomba ad orologeria» racconta Ayer massaggiandosi il cranio da soldato, rasato a zero, e con occhi glaciali puntati a terra.

Nel cast di Suicide Squad un parterre di star: Will Smith, Jared Leto, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Jay Hernandez, Scott Eastwood e Cara Delevingne. Di mezzo c'è un'agenzia governativa segreta capitanata da Amanda Waller (Viola Davis) che ingaggia dei criminali per combattere un nemico di proporzioni mondiali e salvare il mondo. In cambio, la gang di cattivoni avrà riconosciuta una semi-libertà. Prima, però, deve vedersela col folle Joker interpretato da Jared Leto, denti borchiati, petto tatuato e cervello in acido.

«Girare film è un processo organico, tutto è fuori controllo e rimane imperfetto. E lo dico sia da scrittore che da regista. Devi sempre essere pronto a reagire e a migliorare in corsa, come avevo già fatto per Fury con Brad Pitt. Bisogna sempre avere una mappa in testa, saper aggiungere, tagliare, cambiare. Jared Leto è un attore logico, non è stato facile per lui divenire un anarchico senza pietà. Dato che è un film di squadra, ogni personaggio merita un respiro e per il Joker abbiamo così tanto materiale scartato da poter montare uno spin-off il prossimo anno, se i fan sono d'accordo».

Sul suo rapporto con gli Studios di Hollywood, Ayer non ha dubbi: «Tutte le volte che mi assumono e mi danno in mano un film come Suicide Squad, c'è una ragione ben precisa. Sanno che posso farne un oggetto molto personale, con un punto di vista inedito».

Nessun rimpianto, dunque, nonostante un “F*ck Marvel” scappato durante la première. «Quello che vedete sullo schermo è proprio il mio film; in post-produzione arriva il vero test, perché devo provare ai produttori che Suicide Squad funzionerà. Passato l'esame, torno a fare di testa mia». Icone? «John Carpenter per la parte più urbana e bellicosa della pellicola; in generale mi sono ispirato a Quella sporca dozzina di Aldrich, La sfida del samurai di Akira Kurosawa, e ancora Tarkovsky, tutto il cinema sovietico… Volevo che Suicide Squad fosse un film classico. I cine-fumetti di oggi sono un po' troppo meccanici, non fluidi. La mia anima sta nei colori, negli effetti visivi, nel look. Nella mia mente, il design è arrivato addirittura prima della sceneggiatura».
Le parole, non sempre sono importanti.

© Riproduzione riservata