Cultura

Mosquito-Gates tra vetro e ferro

  • Abbonati
  • Accedi
Arte

Mosquito-Gates tra vetro e ferro

Installazione. La mostra di Nastio Mosquito alla Fondazione Prada di Milano
Installazione. La mostra di Nastio Mosquito alla Fondazione Prada di Milano

La Fondazione Prada presenta le mostre di due artisti, Theaster Gates e Nastio Mosquito. Nati rispettivamente a Chicago nel 1973 e a Luanda, Angola, nel 1981, entrambi sono emersi nel panorama internazionale degli ultimi anni con opere rilevanti in cui si fondono performance, installazione e musica, presentate in mostre come La Biennale di Venezia, Documenta, la Biennale di Istanbul.

True Value è il titolo della mostra di Theaster Gates, e anche della sua opera centrale, consistente nella meticolosa ricostruzione, nello spazio espositivo, dell’interno di un negozio di ferramenta abbandonato di un’area marginale di Chicago: un lunghissimo bancone carico di materiali ordinati, fino a poco tempo fa in vendita nel negozio. Su tutto campeggia l'insegna Hardware. Seppur così decontestualizzato, questo frammento di realtà rimanda a una storia locale, evocando la vita quotidiana del negozio, le relazioni che vi si svolgevano, la situazione del quartiere in cui si trovava. Per Theaster Gates, infatti, gli oggetti comuni sono in grado di veicolare una conoscenza profonda che non ne riguarda solo l'aspetto materiale, ma evoca le esperienze legate al loro utilizzo e innesca interrogativi di ordine sociale ed economico.

Il negozio di ferramenta costituisce inoltre per Gates una metafora: strumenti, viti, cavi e collanti del ferramenta rimandano all'idea di tenere insieme il mondo; un ruolo che Gates cerca di assumere su di sé attraverso un lavoro che ne fa uno tra i maggiori esponenti di un'arte che si impegna a trasformare il mondo.

Le altre opere di Gates in mostra comprendono oggetti cultuali di carattere rituale, come reliquiari, feticci e una scultura realizzata in sterco di elefante, come da tradizione in Africa, dove l’artista afroamericano affonda le radici. E c’è un pavimento inclinato, composto di listelli recuperati da numerosi licei pubblici chiusi per via delle politiche neoliberiste; il pavimento è calpestabile, dunque mantiene il proprio valore d'uso; ma nello stesso tempo ha un effetto destabilizzante: di nuovo una metafora che sancisce l’importanza dei materiali di scarto, che sono veri e propri depositi di memoria collettiva e catalizzatori di una riflessione non solo estetica, ma politica.

T.T.T. … di Nastio Mosquito comprende invece tre nuovi progetti realizzati in collaborazione con altri artisti. In particolare Mosquito ha coperto le vetrate del Podium della Fondazione con una serie di figure caricaturali di grandi dimensioni.

Si tratta di illustrazioni di proverbi popolari che sintetizzano il pensiero e la saggezza collettiva. Inoltre la corte esterna della Fondazione ha ospitato, e a settembre tornerà ad ospitare, una rielaborazione in forma cantata e performativa di un inno cristiano. Per Elvira Dyangani Ose, curatrice delle due mostre, «Nastio Mosquito non ha mai indagato con tanta profondità i sentimenti umani. Pur non abbandonando la sua attitudine alla provocazione, l’artista ci coinvolge nell’impresa più difficile: entrare in uno spazio e in un tempo in cui i giudizi e le valutazioni sono sospesi, dove non tutto deve avere necessariamente un senso; dove, se si accetta questa sfida, si è incoraggiati a abbandonarsi alla propria sensibilità».

© Riproduzione riservata