Cultura

Lepetit, la scoperta dei libri delle donne

  • Abbonati
  • Accedi
in libreria

Lepetit, la scoperta dei libri delle donne

Autobiografia di una femminista distratta di Laura Lepetit non è solo la storia di una donna che ha creato un mondo dentro l'editoria italiana e straniera, ma è un libro che racconta e incrocia tante altre storie importanti. È la storia del femminismo in Italia, è la storia della Libreria delle Donne di Milano con tutte le persone che ci hanno gravitato attorno, del circolo delle donne Cicip, di Radio Popolare, della psicanalisi, è la storia di amicizie e di amori, simpatie e antipatie, ricette, gatti, tanti libri e di donne, e sullo sfondo una Milano vivace e in continuo fermento.
Lepetit si descrive così: «Davanti ai libri mi sento come un cane da tartufi. Li cerco col naso, ne sento l'odore, capto i segnali che mandano e batto il terreno con il muso tra i cespugli». Con questo fiuto ha fondato nel 1975 la casa editrice La Tartaruga e l'ha diretta fino al 1997, pubblicando solo autrici donne, incontrandone poco meno di 200 e pubblicandole in oltre 400 libri: in questa autobiografia racconta di alcune di loro e della lettura dei loro testi, la scoperta di libri stranieri mai tradotti e scelti per il suo catalogo, i suggerimenti delle amiche, il suo approccio a Simone de Beauvoir, l'incontro con Virginia Woolf, con Gertrude Stein, Grace Paley, Doris Lessing, Anna Banti e di molte altre scrittrici.
La vita che Lepetit con grazia e determinatezza racconta incrocia e intreccia tutto questo e altro ancora, soffermandosi su episodi salienti e man mano gettando un fascio di luce su ricordi vitali. Una donna che si ferma a ricordare, a collocare il passato in ordine di temi, un po' come questo suo libro, senza tristezza ma con forza anche laddove la storia si fa dolorosa e triste «di quei momenti difficili, in cui ho dovuto lasciare tutti i punti fermi che mi ero costruita attorno, ho un ricordo un po' tormentoso ma anche molto bello».

È un libro-scheletro in quanto il ricordo è «lo scheletro portante di un'esistenza», un racconto umile e semplice quello di Lepetit che mette il lettore a passeggiare con la storia e nella storia, incontrando donne straordinarie anche nel loro quotidiano, scrittrici eccelse nelle loro vite comuni che vanno a far parte di questa autobiografia piena di storie di donne: «Raccontiamoci le nostre storie, per non vivere di riflesso, per non dover scegliere di esser sempre Madame Bovary o Giovanna d'Arco. Prendiamo a benvolere le nostre piccole e grandi storie, adesso che siamo pronte sia a raggiungere una navicella spaziale che semplicemente a fare un giro nel nostro giardino».

Laura Lepetit
Autobiografia di una femminista distratta
Nottetempo, 2016
pp. 128 euro 12

© Riproduzione riservata