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Addio allo scrittore Ermanno Rea

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Addio allo scrittore Ermanno Rea

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Ermanno Rea  (Ansa)
Ermanno Rea (Ansa)

È morto lo scrittore e giornalista Ermanno Rea, che a Napoli, sua città natale, ha dedicato romanzi di successo, con una narrazione tra rabbia e amore. Il decesso è avvenuto la notte scorsa nella sua casa di Roma all'età di 89 anni. Era autore dei libri “Il Po si racconta. Uomini donne paesi e città di una Padania sconosciuta” (Gambero Rosso 1990, ristampato da Il Saggiatore nel 1996), “L'ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato” (Einaudi 1992), “Mistero napoletano. Vita e passione di una comunista negli anni della guerra fredda” (Einaudi 1995, Premio Viareggio 1996), “Fuochi fiammanti a un'hora di notte” (Rizzoli 1998, Premio Campiello 1999), “La dismissione” (Rizzoli 2002, finalista al Premio Strega) e “Napoli Ferrovia” (Rizzoli 2007).


Nel 2011 è uscito da Feltrinelli “La fabbrica dell'obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani” (Premio Brancati-Zafferana 2011). Sempre da Feltrinelli sono apparsi i libri “Io reporter” (2012), “Il sorriso di don Giovanni” (2014) e “Il caso Piegari” (2014). Tra gli altri suoi lavori recenti “La comunista. Due storie napoletane” (Giunti, 2012).

Ermanno Rea, che ha lavorato come giornalista per numerosi quotidiani e settimanali, è stato un intellettuale di riferimento della sinistra, candidato alle ultime elezioni europee del 2014 con la lista di Tsipras.

Nato a Napoli il 28 luglio 1927, ha vissuto prima a Milano e poi a Roma. Il lavoro di giornalista ha permesso a Rea di avvicinarsi alla realtà anche con la concretezza di chi parte dal caso specifico umano. I suoi libri sono prevalentemente inchieste su casi misteriosi, come quella della scomparsa dell'economista Federico Caffè. Dal suo romanzo “L'ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato” il regista Fabio Rosi ha girato il film “L'ultima lezione” (2001).

Per il romanzo “La dismissione”, Rea è tornato a Napoli per seguire da vicino la storia dello smantellamento dell'acciaieria Ilva di Bagnoli, simbolo di una città che cercava nell'industrializzazione la via per uscire dal sottosviluppo.

Ermanno Rea è stato presidente delegato del Premio Napoli di Letteratura, istituito nel 2003.

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