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Vecchietti armati

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VIVARIO

Vecchietti armati

Phasianus colchicus. Illustrazione   alla «Histoire Naturelle» di Buffon (1789)
Phasianus colchicus. Illustrazione alla «Histoire Naturelle» di Buffon (1789)

Adesso qui di domenica si fa un gran sparare al fagiano e alle femmine di casa gli prende il patema e fanno un gran lamentare che bisognerebbe finirla una volta per tutte. Come si fa a dargli torto? Non si può, andare in giro a seminare morte, no. E poi i fagiani sono anche proprio belli a vedersi, quando mi capita di far alzare una fagianella dalla forra, pesante, stridula, variopinta, sensuale, vedo la regina di Saba ascendere al trono nella sua veste nuziale. C’è da dire però che i fagiani sono anche buoni, moltissimo buoni, magari messi al fuoco di legna lievemente resinosa, ma questo ai palati assassini e con gli assassini bisogna farla finita e la collusione deve essere severamente sanzionata.

Però vorrei spendere due parole di misericordia per quei vecchi che arrivano di queste domeniche al primo schiarire su certe Panda da far pietà, scaricano i loro segugetti che gli sgaiolano e saltabeccano intorno come i nipoti che vanno all’asilo, e prendono e si caricano le loro saccocce, le bandoliere nemmeno rifornite al pieno, e le doppiette, belle quelle sì delle belle doppiette, a spalla, canne all’aria come da legge.

Salgono su per i campi, passa un po’ di tempo e senti pim pum pam e una gran cagnara e un putiferio di bestemmie perché si son già persi i cani visto che non ce la fanno a stargli dietro e i segugi non li rispettano più. Li rivedi a mezzogiorno arrembati ai gelsi che si spartiscono pani e salami e bocce di vino, un fagiano o due a volte l’han preso a volte manco quello. E a quelli lì gli voglio bene, sono la contraddizione nel mio seno.

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