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Wolfgang Amadeus Mozart, personaggio ispiratore della contemporaneità

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Musica

Wolfgang Amadeus Mozart, personaggio ispiratore della contemporaneità

Lo scorso anno Emilio Salgari (1862–1911) venne eletto come personaggio di riferimento per le iniziative collaterali cittadine organizzate attorno ad Art Verona. Salgari era infatti nato a Verona nel 1862, era cresciuto in Valpolicella (nel comune di Negrar) e - dopo aver studiato al Regio Istituto Tecnico e Nautico «Paolo Sarpi» di Venezia, senza arrivare mai ad essere capitano di marina come avrebbe voluto - aveva interrotto la scuola ed era tornato a Verona per intraprendere l’attività di scrittore e giornalista.

Il protagonista delle manifestazioni cittadine attorno ad Art Verona di quest’anno è invece Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), ispiandosi al quale sono fiorite numerose iniziative che mettono in relazione la sua produzione musicale con la contemporaneità.

Il musicista venne più volte a Verona e proprio qui, adolescente, si guadagnò i primi applausi e le prime lodi. Durante i tre viaggi in Italia, il compositore salisburghese e il padre Leopold fecero sempre sosta nella città. Mozart fu a Verona la prima volta nel 1769-1770, visitò i monumenti (Arena compresa), assistette alle opere allestite nel Teatro dell’Accademia Filarmonica, fu invitato ad esibirsi nella Sala Maffeiana (i giornali locali parlarono con plauso del concerto) e sugli organi di varie chiese cittadine. Il primo soggiorno terminò il 10 gennaio 1770 (anche se i Mozart ritornarono il 4 febbraio e nuovamente dal 16 al 20 marzo dello stesso anno). Nei viaggi successivi in Italia, Verona rimase tappa obbligata per Wolfy: il 18 e 19 agosto, il 7 dicembre 1771, l’1 il 2 novembre 1772, e infine il 6 marzo 1773.

Attorno a questa “assidua” presenza mozartiana ruotano le iniziative contemporanee, che vanno dall’installazione Note in do lenti di Raffaella Formenti nella Loggia Vecchia in Piazza dei Signori, alle opere di Michele Amato e Alice Padovani (frutto della campagna di crowdfunding «Art Round») esposte negli spazi dell’Università degli Studi di Verona.

E alle iniziative qui sotto evidenziate.

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