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Settimana live con l'ombra dark di Peter Murphy e l'indie di P J Harvey

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musica dal vivo

Settimana live con l'ombra dark di Peter Murphy e l'indie di P J Harvey

Peter Murphy
Peter Murphy

Il dark degli anni Ottanta, l'indie dei Novanta, il pop soul dei Duemila. La settimana della musica dal vivo porta in direzioni molto diverse, con appuntamenti da un capo all'altro del Paese che avranno al centro della scena artisti di richiamo internazionale.

Partiamo da Peter Murphy, già front leader dei Bauhaus, tra le band più influenti della scena dark britannica, una vera e propria icona del rock «gotico». Alle spalle ha una carriera di grande prestigio, arricchita da collaborazioni di culto come quelle con Trent Reznor dei Nine Inch Nails e Mick Karn, l'ex bassista dei Japan. Due anni fa ha pubblicato «Lion», il suo decimo album solista, in bilico tra bassi prepotenti e crudi e suoni più armoniosi che potremmo addirittura definire sinfonici. Tre date italiane per lui: il 23 ottobre alla Latteria Molloy di Brescia, il 25 al Quirinetta di Roma e il 26 al Locomotiv di Bologna. Connazionale di Murphy e altrettanto oggetto di culto è P J Harvey che, a partire dal debutto di «Dry», ha sempre goduto di grande attenzione da parte della critica più esigente. Il suo indie rock è approdato quest'anno, con l'uscita del nono album «The Hope Six Demolition Project», con ancora più marcate venature neo-psichedeliche. Lo sta portando in giro per l'Europa in un tour che toccherà anche l'Alcatraz di Milano (23 ottobre) e l'Obihall di Firenze (24 ottobre). Unica data italiana, invece, giovedì 27 ottobre sempre all'Alcatraz di Milano per Imany, interprete pop soul francese originaria delle Comore con tre album all'attivo, tra cui il fortunatissimo esordio «The Shape of a broken heart» che in patria le è valso il disco di platino e l'ultimo «The wrong kind of war», risalente all'agosto di quest'anno.

Numerosi gli appuntamenti con la musica indipendente che meritano una segnalazione. I californiani Tuxedomoon, a partire dagli anni Ottanta ambasciatori di una new wave intrisa di sperimentalismi, si alterneranno tra il Teatro Miela di Trieste (25 ottobre), il Tpo di Bologna (26 ottobre) e il Duel Beat di Napoli (27 ottobre). Di tutt'altra generazione sono i texani Explosions in the Sky con il loro post rock strumentale ai limiti del noise. Li vedremo il 23 ottobre al Gran Teatro Geox di Padova. C'è pane anche per gli appassionati di har & heavy. Arriva per esempio a queste latitudini Phil Campbell, alias Wizzo, chitarrista di quelli che furono i Motörhead: con i Bastard Sons il 21 ottobre sarà al Campus Industry di Parma, il 22 al Druso Club di Bergamo. I Dark Funeral, tra le band di punta del ciruito black metal svedese, lunedì 24 ottobre suoneranno ai Magazzini Generali di Milano mentre i californiani Ugly Kid Joe faranno tappa alla Zona Roveri Music Factory di Bologna.

In ultimo gli appuntamenti col jazz che, questa settimana, appaiono davvero di grande spessore. Il centro della scena sarà, come spesso accade il Blue Note di Milano. Qui, il 28 e il 29 ottobre, terrà due doppi live il virtuoso del basso elettrico Stanley Clarke, il 23 spazio alla fusion degli Yellowjackets, il 26 doppio concerto dello Scott Henderson Trio.

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