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X Factor, eliminato Diego Conti: «Paga la svolta orecchiabile»

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X Factor, eliminato Diego Conti: «Paga la svolta orecchiabile»

Space24
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Non è un paese per cantautori. Non più almeno. Non se sono giovani ed eseguono cover di altri cantautori giusto un po' meno giovani di loro. Non a X Factor, la cui decima edizione è partita ieri sera su Sky Uno: il primo concorrente eliminato è Diego Conti della categoria Under uomini, affidata alla giurisdizione di Arisa. Ventenne laziale dalla scapigliatura corvina, discreto alla chitarra, timbro abbastanza personale, ansioso di arrivare a eseguire il suo inedito, fatalmente scivolato su una cover nella quale evidentemente non credeva. E dire che doveva essere una furbata: Arisa gli aveva affidato «L'estate di John Wayne» di Raphael Gualazzi, hit della bella stagione appena passata, con l'intento di farlo risultare più contemporaneo possibile, più giovane per i giovani.

Non tutte le furbate riescono col buco: Diego con quella canzone orecchiabile e quella camicia improbabile suona infatti in evidente fuorigioco, Arisa è costretta ad assumersi le responsabilità della scelta infelice e il concorrente si ritrova al ballottaggio. Ci incontra Les Enfants, boy band di boy scout tutt'ora in servizio che alla prima manche aveva sciupato «Bologna è una regola». E sarà anche vero che Luca Carboni non ha fatto della precisione la sua bandiera, ma la loro versone a la Coldplay era roba parecchio approssimativa. Allo scontro finale questi ultimi portano «Che fantastica storia è la vita», il cantautore «Io vivrò (senza te)» di Lucio Battisti. Non sfigura, ma incassa appena il voto politico di Arisa, mentre Alvaro Soler, Fedez e Manuel Agnelli si schierano compatti dalla parte dei Les Enfants. Che andranno avanti, ben al di là dei loro meriti.
Fem, evoluzione dance di Mengoni

Quanto al resto dei concorrenti, pochi lampi in mezzo alla calma piatta dell'orizzonte. Goove notevole con i Soul System, band veneto-ghanese cui il giudice Soler ha affidato «Holy Grail» di Jay Z e Justin Timberlake. E chissà che avrebbero combinato con un pezzo di Sly and the Family Stone. Fedez ha del coraggio ad affibbiare all'acerba Caterina «La canzone di Marinella» di Fabrizio De André, un vero e proprio monumento della canzone d'autore. L'accostamento è impietoso, tanto più che per la concorrente il concetto di intonazione è alquanto opinabile. E dire che tra i giudici solo Agnelli accenna qualche mezza critica. Che coraggio, ragazzi. Fem deve provare a domare una brutta bestia come «Love runs out» degli One Republic. Sul piano stilistico sembra l'evoluzione Pokemon di Marco Mengoni (che tra l'altro appariva nell'opening della puntata). Giusto un po' più dance. Su quello tecnico un tantino riesce calante.

Exploit di Silva Fortes e Andrea. Tra le migliori cose della serata, la italo-capoverdiana Silva Fortes in gran spolvero su «The Blower's Daughter» di Damien Rice. Gaia inciampa su «Fast car», la prima hit di Tracy Chapman (a proposito: si apprende con sorpresa che quest'ultima, secondo Fedez, è una cantante country...). Sembra una che entra in un locale, si ritrova un bicchiere in mano e un animatore sotto il braccio e finisce sul palco a fare il karaoke con una canzone che non ha scelto lei. Performance scioglilinguistica per Roshelle alle prese con i Twentyone Pilots di «Heavydirtysoul».

Andrea Biagioni da applausi a scena aperta su «Fake plastic trees» dei Radiohead, cantata su una singolare coreografia di Luca Tommassini in cui ballerini (veri) reinterpretano i manichini (finti) del Korova Milkbar di «Arancia Meccanica». Bello che in contesti del genere qualcuno (nome e cognome: Manuel Agnelli) abbia il coraggio osare tanto. Loomy era probabilmente il concorrente sulla carta meno dotato di questa esibizione, eppure ha dato un senso alla sua presenza in gara, dimostrandosi padrone del palco nell'esecuzione di «Panda/Don't touch me». Esplosivi i Daiana Lou che hanno trasformato «Back in Black» degli AC/DC in una specie di cambat folk, di grande intensità pure la prova di Eva su «Wise up». Per il resto, per trovare qualcosa di degno in questa edizione toccherà scavare a fondo. Risultati tutt'altro che garantiti.

@MrPriscus

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