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Rodin e la danza: l’essenza del movimento in mostra a Londra

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sculture e disegni

Rodin e la danza: l’essenza del movimento in mostra a Londra

LONDRA - Auguste Rodin non ha mai smesso di sperimentare, indagare, studiare e imparare. Anche nel 1911, quando era ormai un uomo anziano e un artista famoso, celebrato e osannato, ha continuato a lavorare imboccando strade nuove. Da sempre affascinato dal corpo femminile, Rodin iniziò a interessarsi alla danza, o meglio a come diversi tipi di danza impongono al corpo movimenti estremi e pose acrobatiche. Il suo obiettivo diventò cogliere «l'essenza del movimento», che è il titolo di una mostra appena aperta alla Courtauld Gallery di Londra.

La Courtauld, in collaborazione con il Musée Rodin di Parigi, con la consueta maestrìa ha organizzato una mostra che è un distillato di anni di studio e di ricerca. Il fulcro è la serie di dodici sculture sperimentali chiamate «I movimenti della danza» create da Rodin nel 1911 in gesso e in terracotta, rimaste chiuse nel suo studio e mostrate solo a pochi selezionati amici. Custodite dal museo Rodin, sono riunite all'estero per la prima volta.

Intorno a questa teca di mirabili sculture che mostrano diverse pose della danza ci sono i disegni e gli schizzi preparatori, eseguiti con grande rapidità, guardando solo la modella e mai la carta. Alexandra Gerstein, direttrice della mostra, ha scoperto che la modella delle statue era Alda Moreno, un'acrobata e ballerina diventata musa di Rodin, e ha trovato anche delle sue foto nelle stesse pose immortalate dall'artista.

Rodin non era affascinato solo dal corpo femminile, come dimostrano i disegni di uomini in posa, tra i quali il grande ballerino russo Nijinski, che l'artista considerava geniale per come aveva reinventato la danza. Per lui era tutta «matematica», disse Rodin: uno studio scientifico e rigoroso delle proporzioni del corpo e del suo rapporto con lo spazio e la forza di gravità, di come braccia e gambe si articolano in forme di grande eleganza e leggerezza.

La prima sala spiega il contesto: nella Parigi dei primi del Novecento la danza era al centro dell'attenzione. Rodin seguiva attentamente ogni nuovo arrivo, ogni moda e ogni tendenza. Le giovani ballerina classiche immortalate da Degas non erano per lui. Era interessato invece al modo originale di muoversi di nuove stelle come Isadora Duncan e Loie Fuller, alle danze esotiche delle troupe giavanesi e cambogiane arrivate in tournée in Francia e alla danza macabra dell'harakiri della giapponese Kanako. Disegni ritrovati nell'archivio del museo Rodin, e rare foto dell'epoca, confermano l'interesse dell'artista.

La mostra rende l'idea della volontà di sperimentare di Rodin, e della sua totale concentrazione sul suo studio del corpo umano in tutte le sue espressioni. Un degno omaggio a quello che è stato l'ultimo grande progetto del maestro: immortalare la danza, la più effimera delle arti, su carta, in gesso, terracotta e bronzo.
Rodin & Dance: The Essence of Movement
Fino al 22 gennaio 2017
The Courtauld Gallery, Londra

www.courtauld.ac.uk

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