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Alle radici del Great American Songbook con Madeleine Peyroux

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musica dal vivo

Alle radici del Great American Songbook con Madeleine Peyroux

Madeleine Peyroux (Ansa)
Madeleine Peyroux (Ansa)

Benvenuti nel Great American Songbook, tra folk, blues e jazz, Bessie Smith e Billie Holiday, Bob Dylan e Hank Williams. A Sud. È qui che porta la settimana della Musca dal vivo che ha innanzitutto una protagonista: Madeleine Peyroux, artista franco-americana nativa di Athens, Georgia, otto dischi dietro le spalle in 20 anni di carriera e un'innata capacità di fondere i linguaggi che hanno fatto grande la tradizione musicale americana.
Ha vissuto in Europa per tutta la giovinezza, imparando a suonare per le strade dove «ciò che suoni» e «come lo suoni» è roba che si trasmette da musicista a musicista. Figura carismatica e misteriosa, evita la pubblicità e mantiene un profilo basso per indole prima che per scelta. La sua è una voce senza tempo, scura e profonda che bene si adatta alle atmosfere intime delle canzoni che scrive, canta e accompagna con la chitarra.

Due doppie date al Blue Note di Milano per lei, il 6 e il 7 dicembre, incentrate sull'ultimo album «Secular Hymns», uscito quest'anno. Belga-americana è invece Trixie Whitley, brava a mescolare rock, elettronica ed r&b con la vulnerabilità tipica dei cantautori e una personalissima e impertinente vena punk. Giovedì 1 dicembre al Biko di Milano eseguirà in acustico «Porta Bohemica», il suo secondo album pubblicato nel 2015, un viaggio introspettivo per le profondità della sua variegata identità creativa, raccontato attraverso la metafora dell'omonima storica linea ferroviaria internazionale.

Divertimento assicurato con i Lucky Chops, brass band newyorchese che farà rotta lunedì 5 dicembre al Serraglio di Milano, martedì 6 dicembre al Quirinetta Caffè Concerto di Roma e mercoledì 7 dicembre al Locomotiv Club di Bologna. Per chi non li conoscesse, sono un piccolo ensemble di fiati che ha iniziato a muovere i primi passi nelle metropolitane della Grande Mela. Un manipolo di musicisti armato dalla convinzione che la positività della musica possa cambiare il mondo. Grazie al web sono diventati un fenomeno globale: in tempi rapidissimi i loro concerti sono stati visualizzati da più di 100 milioni di persone, così come le loro cover pop e rock e il materiale originale che hanno registrato in Underground.

Per gli amanti dell'estetica vintage, lungo tour italiano per Jess Williamson che sarà giovedì 8 dicembre al ‘Na Cosetta di Roma, venerdì 9 al Garofalo Wine di Avellino, sabato 10 al Freakout di Bologna, domenica 11 a Novara, poi il 20 dicembre al Bronson di Ravenna e il 21 al Santeria di Milano. In ultimo un po' di hard & heavy con gli High on Fire, alfieri della scena americana doom metal che il 2 dicembre saranno di scena all'Estragon di Bologna e il 3 all'Alcatraz di Milano.

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