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La «Naturalis historia» di Plinio

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Libri

La «Naturalis historia» di Plinio

Plinio il Vecchio, uno dei sommi naturalisti della storia, era anche un comandante militare e morì, a causa delle esalazioni, nella celebre eruzione del Vesuvio nell'anno 79 della nostra era. Una catastrofe in cui Pompei, Ercolano e Stabia, per ricordare tre città del vasto territorio colpito, furono sommerse da una pioggia di ceneri e lapilli.

Di Plinio ci è giunta una preziosa enciclopedia in 37 libri, la “Naturalis historia”, in cui si trovano descrizioni del cosmo, notizie di geografia, antropologia, zoologia, botanica, mineralogia; né mancano pagine dedicate alla lavorazione dei metalli o alla storia dell'arte. L'opera nacque in seguito alla consultazione di circa duemila volumi, di oltre cinquecento autori. È stato notato che questo vasto repertorio non presenta né originalità, né profondità di idee; taluni potrebbero anche lamentarsi per un utilizzo acritico delle fonti e per lo stile disuguale che lo caratterizza. Tuttavia i 37 libri in questione restano una miniera di notizie, anche del genere politico e morale, che il tempo ha reso indispensabili riconoscendone in ogni epoca il valore. Buffon, l'autore della immensa “Storia naturale” che influenzò l'Illuminismo, fu un ammiratore di Plinio il Vecchio al punto di affermare che aveva lavorato “su un piano ben più grande di quello di Aristotele”.

Émile Littré, lessicografo, filologo e pensatore divenuto celebre per il dizionario in più volumi della lingua francese (uscì dal 1863), tra il 1848 e il 1850 pubblicò una traduzione della “Naturalis historia” di Plinio. Un lavoro ormai introvabile, che fu subito giudicato un vero e proprio monumento linguistico per le geniali soluzioni e per la qualità della versione. Un'opera che influenzò le ricerche naturalistiche del XIX secolo (allora il francese era la lingua della cultura) e che si trova nella biblioteca di Tolstoj o in quella di Marx, tra i libri di Darwin o quelli di Lombroso. Ora Les Belles Lettres di Parigi, la casa editrice che ha il più vasto catalogo di classici greci e latini al mondo (oltre mille volumi pubblicati, ristampati, aggiornati e disponibili), ha deciso di riproporre in due volumi proprio la “Naturalis historia” di Plinio lasciataci da Littré (pp. 1070 e 1068, euro 79). Testo latino e traduzione, con diversi indici: quello degli artisti citati dall'antico romano, un altro geografico, un altro ancora con i nomi di donne e uomini ricordati e con quelli degli dei; ad esso ne segue un ulteriore per le piante (antiche e del nostro tempo) e per taluni prodotti vegetali.

Un'opera che è un riferimento per i traduttori del mondo scientifico latino oltre che di quello letterario, un omaggio a Plinio e al fascinoso francese ottocentesco. Una strenna di Natale intelligente oltre che utile.

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