Uno dei suoi più raffinati cantori diceva che «l’età del jazz vive nel tempo, è una questione di gioventù: la sua sopravvivenza si può paragonare a una festa di bambini organizzata dai più anziani». Sarà forse questo lo spirito dell’imminente festa al Piccolo Teatro di Milano, che celebra i vent’anni della Civica Jazz Band, i trenta dell’associazione Musica Oggi (che, tra l’altro, ha fondato i Civici Corsi di Jazz) e i diciannove di “Jazz al Piccolo – Orchestra Senza Confini”.
Da domani al 7 dicembre, lo Strehler ospita infatti MITJazzFestival, una “tre giorni” dedicata al jazz italiano, ai suoi storici protagonisti, ai suoi giovani talenti, in un clima appunto di festa e amicizia tra musicisti di lungo corso chiamati di nuovo sul palco insieme. Ideale ed eccezionale coda di JAZZMI, la rassegna, sotto l’egida di Enrico Intra e della sua Civica Jazz Band (una delle pochissime big band stabili in Italia), ospiterà 20 tra i maggiori jazzisti italiani di sempre, già riuniti dall’Italian Jazz Graffiti nel 2000 e 2001. Domani alle 21, il concerto di apertura sarà affidato a una congerie di artisti romani – Paolo Damiani, Maurizio Giammarco, Enrico Pieranunzi, Marcello Rosa, Giovanni Tommaso – insieme ai popolarissimi Paolo Fresu e Tullio De Piscopo: l’ensemble sarà diretto dal maestro Intra e da Riccardo Brazzale.
La seconda giornata del MITJazzFestival (martedì 6 alle 21), oltre all’orchestra diretta da Intra e da Paolo Silvestri, ospiterà il decano dei jazzisti italiani, Franco Cerri, accanto a Luigi Bonafede, Fabrizio Bosso, Antonio Faraò, Daniele Cavallanti e Roberto Ottaviano, in un concerto esplosivo e meticcio che alterna “mainstream” e ricerca radicale, Italia ed Europa. Infine, mercoledì 7 dicembre alle 11, in occasione di Sant’Ambrogio, si esibirà la festeggiata Civica Jazz Band, diretta da Intra e da Luca Missiti e accompagnata da Claudio Fasoli, Franco D’Andrea, Gianluigi Trovesi, Pietro Tonolo, Franco Ambrosetti e Tiziana Ghiglioni.
© Riproduzione riservata