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i nomi del festival

Sarà un Sanremo delle «larghe intese»: sul palco Al Bano, Mannoia e Sylvestre

LaPresse
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Quando nasce un governo delle larghe intese si moltiplicano i ministeri. Per lo stesso ragionamento, se provi a fare un «Sanremo delle larghe intese» devi moltiplicare i concorrenti. Ed è esattamente quello che ha fatto Carlo Conti, ideologo del «Festival della Restaurazione» che ieri sera, in diretta su Rai 1 nel corso della trasmissione «Sarà Sanremo», ha presentato i 22 big (non più 20, come precedentemente annunciato) in gara per la 67esima edizione della kermesse della canzone italiana.

Si va da Al Bano che, ripresosi di recente da un intervento al cuore, canterà «Di rose e di spine», alla eroina di «Amici» Elodie con «Tutta colpa mia», da Paola Turci con «Fatti bella per te» e Samuel dei Subsonica con «Vedrai» alla «combattente» Fiorella Mannoia con «Che sia benedetta». Il rapper fratello d'arte Nesli duetterà con Alice Paba, reduce da «The Voice», su «Do retta a te», Michele Bravi, già vincitore di X Factor, eseguirà «Il diario degli errori», poi Fabrizio Moro con «Portami via», Giusy Ferreri con «Fatalmente male» e l'inossidabile Gigi D'Alessio con «La prima stella». Duetto tra il rapper Raige e l'attrice cantante Giulia Luzi con «Togliamoci la voglia», Ron si cimenta con «L'ottava meraviglia», Ermal Meta torna all'Ariston con «Vietato morire», riappare dopo anni di silenzio Michele Zarrillo con «Mani nelle mani», quindi arrivano Lodovica Comello («Il cielo non mi basta») e Sergio Sylvestre («Con te») per strizzare l'occhio ai più giovani. Completano il quadro il rapper napoletano Clementino («Ragazzi fuori»), Alessio Bernabei, ex front leader dei Dear Jack con «Nel mezzo di un applauso», Chiara Galiazzo, altra ex vincitrice di X Factor con «Nessun posto è casa mia», Francesco Gabbani, vincitore della categoria Nuove proposte 2015, concorre con «Occidentali's Karma», Bianca Atzei propone «Ora esisti solo tu» e Marco Masini si ricandida per il podio con «Spostato di un secondo».

Annunciati i 22 big di Sanremo

Regolamento bizantino per «un mazzo di fiori»
Ricapitolando: abbiamo sette grandi vecchi, sette prodotti dei talent show, tre prodotti e mezzo di Sanremo Giovani, tre rapper, due personaggi Tv prestati alla musica e un esponente del mondo indie. Carlo Conti per rappresentare la varietà dell'offerta utilizza la metafora del «mazzo di fiori», ma non sta male neanche quella del Festival delle larghe intese. Il nuovo regolamento, d'altra parte, suona bizantino come una legge elettorale: nelle prime due giornate del Festival si esibiranno 11 campioni a sera. Di questi, i primi otto (dopo il voto della Giuria della Sala Stampa e del Televoto che avranno un peso del 50% a testa) accederanno alla serata del venerdì (per un totale di 16) mentre gli ultimi tre classificati (per un totale di sei tra le prime due serate) prenderanno parte a un torneo eliminatorio nella serata del giovedì. Due di questi sei saranno definitivamente eliminati e gli altri quattro si aggiungeranno ai 16. Il venerdì sera si esibiranno quindi i 20 Campioni rimasti in gara. Questa volta, però, cambiano le modalità di votazione ed entreranno in campo la Giuria di esperti (peso del 30%) e la Giuria Demoscopica (peso del 30%). Mentre il Televoto, presente nelle precedenti serate, peserà per il 40 per cento. Le ultime quattro canzoni saranno eliminate e nella serata conclusiva, sabato 11 febbraio, si esibiranno i 16 Campioni ancora in gara. Tutto chiaro, no?

Otto nomi per le Nuove proposte
Per il resto, «Sarà Sanremo» ha ancora una volta provato ad applicare lo schema «moderno» della musica in Tv (quello dei talent show) a qualcosa di antico e apparentemente immutabile (Sanremo, ladies and gentlemen), utilizzando come territorio di confronto la selezione dei concorrenti della sezione Nuove proposte. Al termine della serata, infatti, Conti ha annunciato gli otto giovani che si contenderanno il podio. Due arrivano per direttissima dai percorsi formativi di Area Sanremo: Valeria Farinacci con «Insieme» e Federico Braschi con «Nel mare ci sono i coccodrilli». Sei sono usciti dalla selezione di ieri: Leonardo Lamacchia con «Ciò che resta», Tommaso Pini con «Cose che danno ansia», Maldestro con «Canzone per Federica», Marianne Mirage con «Le canzoni fanno male», Lele Esposito con «Ora Mai» e Francesco Guasti con «Universo». La seduta è tolta: se ne riparla dal 7 febbraio.

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