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Sulla Domenica del Sole giochiamo con «la Schiappa» più famosa…

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natale in compagnia di «c'è qualcuno che sa leggere»

Sulla Domenica del Sole giochiamo con «la Schiappa» più famosa del mondo

«Il Diario di una Schiappa. Non ce la posso fare!» (Edizioni Il Castoro, 2016) - DIARY OF A WIMPY KID®, WIMPY KID™ e Greg Heffley design™ sono marchi registrati della Wimpy Kid, Inc. Tutti i diritti riservati.
«Il Diario di una Schiappa. Non ce la posso fare!» (Edizioni Il Castoro, 2016) - DIARY OF A WIMPY KID®, WIMPY KID™ e Greg Heffley design™ sono marchi registrati della Wimpy Kid, Inc. Tutti i diritti riservati.

A Natale tirate fuori la schiappa che c'è in voi. Scrivete, disegnate, confidatevi, sfogatevi proprio come fa Greg Heffley nel vero “Diario di una Schiappa”, il bestseller creato da Jeff Kinney, “ragazzone” americano di 45 anni, nato nel Maryland, eletto da Time Magazine tra le 100 persone più influenti al mondo e considerato, oggi, uno degli autori per ragazzi di maggiore successo. La Domenica del Sole 24 Ore del 18 dicembre vi permette di diventare “coautori” del Diario: sul giornale trovate due pagine da completare con scritte e disegni. Avrete spazio per esprimere gioie e dolori, battute acide, caricature, giochi di parole, piccole depressioni e grandi euforie, guizzi e sberleffi tipici dell'età adolescenziale. Trovate le pagine della Schiappa nella sezione “C'è qualcuno che sa leggere”, dedicata ai bambini e ai ragazzi che amano il mistero e il fascino della lettura.

Greg Heffley contro tutti
Disegnare e scrivere materialmente il Diario vi permetterà di apprezzare ancora di più la “vera” Schiappa quando avrete tra le mani un libro con le sue disavventure. Potrete verificare di persona, per esempio, che la Schiappa ha uno spiccato senso del futuro (forse perché lo teme) e della famiglia (forse perché la subisce); che Greg Heffley (cioè la Schiappa in persona) ha momenti di feroce ironia che, probabilmente, costituiscono il suo più prezioso salvacondotto per mollare gli ormeggi e affrontare la vita che gli si schiude davanti.

Non potrete fare a meno, inoltre, di notare come Greg nuoti a volte in un disperato senso di solitudine, e come le sue gag abbiano un effetto catartico, liberatorio. Osservate poi con attenzione tutto il mondo che gli ruota attorno: la famiglia, gli amici, la scuola, gli adulti. Se la Schiappa non fosse una schiappa, se fosse un supereroe, un vincente, probabilmente tutto questo mondo contro il quale vanno a infrangersi le sue (poche) certezze sarebbe opaco e sbiadito, perderebbe rilievo invece di risaltare in maniera lucida e, a volte, spietata.

Un disegno semplice, «drammatico» e divertente
“Diary of a Wimpy Kid” (è questo il titolo originale in inglese della serie) è diventato un grande successo planetario tradotto in 52 lingue, latino compreso (“Commentarii de inepto puero”, regalato a Papa Francesco). Si calcola che ci siano 180 milioni di copie del Diario in giro per il mondo. È da poco arrivato in libreria “Non ce la posso fare!”, il volume che celebra il decennale (Il Castoro, pagg. 218, € 13). Nel libro, Greg continua il suo estenuante duello con gli adulti, che vorrebbero addirittura imporgli un intero fine settimana senza cellulare, computer e videogiochi, e perfino un campeggio all'antica.

A carburare il successo della serie, capace di catturare anche i cosiddetti ”lettori riluttanti”, contribuisce il fatto che la Schiappa è un personaggio dal disegno semplice, allo stesso tempo “drammatico” e divertente. Tra testo e illustrazioni c'è un principio di sussidiarietà, un sostegno reciproco che agevola la lettura, la alleggerisce e la rilancia.
Jeff Kinney, l'autore della Schiappa, nasce come illustratore per giornali e game programmer per il web. “Rifiutato” dal mondo dell'editoria perché non ancora ritenuto un fumettista di alto livello, per vedere le sue opere pubblicate Jeff ebbe l'intuizione di scrivere e disegnare come un qualsiasi ragazzo di scuola media. L'autore della Schiappa ama il bianco e nero perché sottolinea la sobrietà e l'immediatezza del personaggio. Jeff disegna, di proposito, con uno stile snello e spoglio, leggermente incerto, che ricorda quello di un adolescente che illustra il suo diario.

Buon Natale, cara Schiappa
«Penso che un buon fumettista, quando lavora, utilizzi il minor numero di segni possibile» ama ripetere Kinney quando spiega ai ragazzi come realizza la Schiappa. In genere, Kinney crea Greg Heffley direttamente al computer, su un touch pad di grandi dimensioni. Parte dagli occhi, due puntini densi e vivaci, poi disegna l'inconfondibile naso di Greg. La parte più difficile è la testa della Schiappa, che deve essere perfettamente circolare, un po' alla Charlie Brown. Greg Heffley ha una postura curvilinea, forse perché, in quanto autentica schiappa, è un po' sovrastato e piegato dagli eventi, ed è inoltre in piena crisi adolescenziale. Non a caso, in Brasile, il Diario di una Schiappa è stato tradotto con “Diário de um banana”: la silhouette di Greg ricorda in effetti quella del frutto tropicale. Ma noi siamo convinti che dentro l'esile figura della Schiappa si nasconda in realtà una volontà di ferro. Buon Natale, Greg Heffley. Buon Natale, cara Schiappa. Ti vogliamo bene perché ci rappresenti tutti.

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