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Diamo al polpo l'ultima parola

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Diamo al polpo l'ultima parola

«La felicità è vivere con la natura, vederla, sentirla, parlarle», scriveva Lev Tolstoj nei Cosacchi. Ma è anche lasciarla parlare, pare suggerire un bel libro di sole immagini di Thomas Hegbrook: La parola alla natura (Emme, pagg. 64, € 22). In effetti i bambini dai quattro anni in su si divertono molto a osservare i disegni e cercare di intuire cosa stiano facendo le giraffe nella savana, i piccoli pesci degli abissi attorno al bagliore fluorescente del pesce lanterna, o le coccinelle su una foglia bucherellata. In questo testo ogni immagine racconta una breve storia, ma deve essere il lettore a scoprirla.

Là fuori. Guida alla scoperta della natura (di Maria Ana Peixe Dias e Inês Teixeira do Rosário, illustrazioni di Bernardo P. Carvalho, Mondadori, pagg. 364, € 28) è un bellissimo manuale per naturalisti in erba: insegna a seguire le tracce degli animali, a riconoscere se una pigna è stata mangiata da uno scoiattolo o da un picchio, a scoprire chi ha lasciato una certa piuma sul luogo del delitto, a indovinare - novelli Darwin - il tipo di nutrimento di un uccello osservando la forma del suo becco. Brevi e interessanti spiegazioni scientifiche e piccoli esperimenti si alternano ai viaggi nei cunicoli dei formicai per sbirciare quel che combinano le formiche, a istruzioni per l'organizzazione di gite notturne alla scoperta delle lucciole o del canto degli anfibi, ai giochi a base di geologia, astronomia e meteorologia. Peccato solo che è difficile imparare a distinguere le foglie, gli alberi, le piume, i serpenti in un libro in cui la gran parte delle illustrazioni non ha i colori naturali (e le tavole con le forme degli alberi e quelle con le loro foglie sarebbero state più utili vicine).

Appassionato di montagna e per questo studioso di geologia, poi divenuto divulgatore professionista, Jacopo Pasotti in La scienza in vetta (Codice, pagg.196, € 16) racconta a grandi e ragazzini tutto quel che potrebbero voler sapere sulle loro amate cime, sui vulcani e sulla neve. Per chi invece vuol conoscere il pianeta percorrendolo passo passo lo stesso autore ha scritto La scienza in valigia.
Sono molto invitanti anche i libri “pop-up” o con alette della De Agostini (La grande avventura della Terra e I sette continenti da esplorare) e contengono domande che sanno incuriosire (dove è la valle dei tornado? Chi rimane da solo in Antartide durante l'inverno? Perché la Terra è un puzzle? Cosa causa le intemperie?) ma paiono più concentrati a fornire - seppur in modo giocoso e divertente - conoscenze aneddotiche, non organiche. Difficile, nel caso per esempio del primo libro, che i ragazzi possano farsi un'idea di come funzioni il pianeta se già non lo sanno. Per chi deve ancora imparare i nomi di quel che ci circonda La mia prima enciclopedia illustrata, di Alain Grée (La nuova frontiera, pagg. 93, €18) contiene 600 bei disegni divisi in otto sezioni (animali, natura, in giro per il mondo etc.).

Telmo Pievani, in Sulle tracce degli antenati (illustrazioni di Adriano Gon, Editoriale La Scienza, pagg.140, € 19,90) si interessa all'unico animale che conosciamo dall'interno, l'uomo, raccontando le avventure di Luca, un cucciolo di Homo sapiens che vuole capire da dove è saltato fuori e lo fa intervistando dieci antenati, o cugini prossimi, dell'umanità: dai Neanderthal ai piccoli uomini di Flores, all'antichissimo Panomo.

Tu sei uno scienziato, illustrato da Harriet Russell (Corraini, pagg. 96, € 16) con carta, forbici e matite, stimola i bambini a osservare, immaginare, sperimentare, creare facendo fare loro esperienza diretta delle leggi della fisica e introducendo così in forma giocosa e accessibile concetti difficili come forza, temperatura, equilibrio, frattali per poi passare a rompicapi matematici, nozioni di astronomia, ottica, chimica, acustica. Un piccolo laboratorio portatile capace di appassionare i ragazzi alla scienza senza scoraggiarli con troppa astrattezza.
Nel Manuale dello scienziato investigatore (illustrazioni di Franco Portinari, Mondadori, pagg. 206, € 19) il criminologo Massimo Picozzi avvicina i ragazzi alle scienze forensi(dai 12 anni in su, e in questo caso è meglio attenersi a questa indicazione, viste le immagini e i particolari macabri). Peccato però che a un argomento importante e interessante come il Dna non siano dedicate che poche righe e che oltretutto si concentrino sugli aspetti storici e non su quelli scientifici.

Chi ha inventato il riscaldamento centralizzato? E la carta? E il treno? E i videogiochi? Sono tutte domande cui risponde, nella forma di brevi racconti che paiono quasi delle favole, l'ingegnere aeronautico Christian Hill in Che idea! Le invenzioni che hanno cambiato il mondo (illustrazioni di Giuseppe Ferrario, edizioni El, pagg. 182, € 14,90). Ci troviamo così nel golfo di Napoli, nell'80 A. C. con Caio Sergio, che voleva vasche non troppo fredde per le sue orate, in modo da papparsele tutto l'anno, e si fece costruire il primo “ipocausto”, che riscaldava gli ambienti con canalizzazioni di aria calda sotto il pavimento e dentro le pareti o nel 1928 all'ospedale San Mary di Londra quando Alexander Fleming e Merlin Price scoprirono una muffa miracolosa che finalmente uccideva i batteri. Dodici anni dopo fu pronta la penicillina, il primo antibiotico.

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