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Gli impressionisti d’Australia alla National Gallery

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Gli impressionisti d’Australia alla National Gallery

A Holiday at MentoneCharles Conder1888
A Holiday at MentoneCharles Conder1888

La National Gallery di Londra “apre una finestra sull'anima dell'Australia”, per usare le parole del direttore Gabriele Finaldi, con la prima mostra mai dedicata in Europa agli impressionisti australiani. Con una mossa inusuale e coraggiosa, la galleria dedica spazio alla riscoperta di un gruppo di quattro artisti che nel vecchio mondo sono decisamente poco conosciuti.
E che artisti: spicca su tutti John Peter Russell, pittore di straordinari quadri pieni di luce e dai colori straordinariamente intensi. L'australiano, sbarcato in Francia per imparare dagli impressionisti francesi, era diventato amico di Monet, Toulouse-Lautrec, Sisley e Van Gogh e i suoi quadri avevano talmente colpito Matisse che l'artista francese disse che “è da Russell che ho imparato il senso del colore”. E fu Russell a dipingere il ritratto di Van Gogh che l'artista olandese amava più di ogni altro, ora al museo a lui dedicato a Amsterdam.

Russell restò in Francia per trent'anni, ma dall'Europa inviava regolarmente ai colleghi australiani suoi quadri e lettere per tenerli aggiornati sugli ultimi movimenti artistici. Gli altri tre artisti rappresentati nella mostra – Tom Roberts, Arthur Streeton e Charles Conder – invece dopo un lungo soggiorno in Europa per studiare la scena artistica (con la soddisfazione di avere loro quadri in mostra alla Royal Academy e al Salone di Parigi), tornarono in Australia dove la loro pittura “nuova” ebbe un grande successo.
I tre seguirono i principi dell'impressionismo, dipingendo dal vivo en plein air e cercando di cogliere la luce e l'essenza della natura, ma applicandoli al vasto paesaggio australiano. Gli orizzonti svaniscono, i paesaggi sono maestosi, il cielo sembra infinito e la luce ha una intensità particolare. Sono quadri che sembrano parlare di libertà.
Dietro ai quadri dei tre artisti non c'è infatti solo la volontà di creare una versione australiana del movimento impressionista francese, ma anche l'ambizione di dare espressione artistica al nuovo nazionalismo australiano. Erano anni decisivi per l'isola: il 1888 era stato il centenario della colonizzazione da parte degli inglesi, mentre nel 1901 si era formata la nazione australiana. Anche gli artisti, orgogliosi dell'indipendenza e fortemente patriottici, cercavano di capire cosa significasse essere australiani. Usando il linguaggio dell'arte europea, lo modificarono e adattarono per creare un movimento artistico australiano – il loro tributo alla patria.

Australia's Impressionists
Fino al 26 marzo 2017
National Gallery, Londra

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