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Il Natale di «Umbria Jazz» tra Christian McBride e John Patitucci

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musica dal vivo

Il Natale di «Umbria Jazz» tra Christian McBride e John Patitucci

John Patitucci
John Patitucci

La traccia musicale delle vacanze di Natale 2016 è jazz. Merito innanzitutto di «Umbria Jazz Winter», sessione invernale del più importante festival italiano dedicato alla cosiddetta «musica classica nera» in programma dal 28 dicembre all'1 gennaio, con un cartellone ricco di appuntamenti intriganti con interpreti di livello assoluto del panorama internazionale del genere.

Mercoledì 28 al Teatro Mancinelli di Orvieto sarà di scena il Chihiro Yamanaka Uk Trio, progetto che affianca alla virtuosa giapponese del piano Shaney Forbes alla batteria e Dan Casimir al basso. Un'artista che ha nell'approccio alla tastiera energico e percussivo un marchio di fabbrica che spesso e volentieri porta a paragoni con Michel Petrucciani e Oscar Peterson. Stessa location, giovedì 29, per un doppio live act che vedrà alternarsi sul palco il Christian McBride Trio e il John Patitucci Electric Guitar Quartet. Due maestri del basso a confronto, insomma: da un lato McBride che, affiancato da Christian Sands (piano) e Jerome Jennings (batteria), metterà sul tavolo una grandissima carriera da sessionman che lo ha portato a incrociare i migliori strumentisti in circolazione, dall'altro Patitucci con il progetto di quartetto strutturato su due chitarristi (Jose Cardenas e Adam Rogers) che ha dato origine all'ultimo album «Brooklyn». Da non perdere l'inedito duello che i due maestri dello strumento improvviseranno per l'occasione.

Dagli Stati Uniti per tre live act (30, 31 dicembre e 1 gennaio) arriva Ryan Truesdell con il suo rispettoso (ai limiti della filologia) progetto su Gil Evans, con Paolo Fresu special guest. A Orvieto viene presentato un nuovo lavoro sulle pagine originali di due dei quattro dischi che Evans incise con Miles Davis, «Miles Ahead» (1957) e «Porgy and Bess» (1958), capitoli fondamentali della storia del jazz. Fresu, il cui suono evoca Miles forse più di qualunque altro trombettista contemporaneo, è il valore aggiunto del progetto. Un altro ospite abituale del festival, anche in estate a Perugia, è Allan Harris, vocalista e chitarrista che Umbria Jazz ha contribuito a lanciare: oggi Harris è un nome di primo piano nella ristretta cerchia della vocalità jazz da quando è stato nominato dall'annuale, prestigioso referendum dei critici di Downbeat «Rising star jazz vocalist».

Restano centrali i due momenti che da sempre caratterizzano il festival: la Messa di Capodanno nel Duomo con il gospel ed i canti religiosi della tradizione afroamericana (quest'anno, Dexter Walker & Zion Movement) e la notte che saluta l'arrivo del 2017 con i veglioni ed i concerti. Ed è proprio il Gospel, genere tipicamente natalizio, l'altro grande protagonista della musica dal vivo. Arriva per esempio alle nostre latitudini l'Harlem Gospel Choir che propone tre concerti – dal 24 al 27 dicembre – all'Auditorium Parco della Musica di Roma e l'Angels in Harlem Gospel Choir con sei doppie date – dal 26 al 31 dicembre – al Blue Note di Milano. A voi la scelt

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