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Da Cate Blanchett a Tom Hanks, le migliori prove d'attore del 2016

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Da Cate Blanchett a Tom Hanks, le migliori prove d'attore del 2016

Spesso gli appassionati delle classifiche cinematografiche si dimenticano di parlare degli attori e delle attrici, concentrandosi unicamente sui migliori film.
Oltre che di grandi pellicole, il 2016 è stato un anno di grandi interpretazioni e due delle più significative le abbiamo riscontrate in uno dei titoli che ha inaugurato l'annata: «Carol» di Todd Haynes.

In questa pellicola c'è una vera e propria gara di bravura tra Cate Blanchett e Rooney Mara, rispettivamente nei panni di una donna sposata e di una giovane commessa che s'innamorano nella New York degli anni Cinquanta.
Straordinariamente intensi i loro dialoghi e gli sguardi che si scambiano per un duetto d'attrici davvero memorabile.

In attesa di scoprire presto le ottime prove di Isabelle Huppert in «Elle» e di Emma Stone in «La La Land» (due film che usciranno nelle nostre sale nel 2017), il pubblico italiano ha potuto ammirare quest'anno la notevole interpretazione della bellissima Shu Qi in «The Assassin», ma anche una Kate Beckinsale mai così brava come in «Amore e inganni».

Eccezionale come sempre anche Tilda Swinton, eccellente nei panni dell'Antico in «Doctor Strange» e perfetta nel doppio ruolo (interpreta due gemelle) di «Ave, Cesare!» dei fratelli Coen.
Per quanto riguarda il reparto femminile, è stato anche l'anno di Brie Larson, attrice poco conosciuta fino a dodici mesi fa, che ha ottenuto l'Oscar per «Room» di Lenny Abrahamson.
La statuetta maschile era invece andata a Leonardo DiCaprio, finalmente premiato agli Oscar grazie a «Revenant – Redivivo».

Si confermano Michael Fassbender («Steve Jobs») e Tom Hanks (stratosferico in «Sully»), mentre due vere rivelazioni sono stati Oscar Martinez per «Il cittadino illustre» e Géza Rohrig per «Il figlio di Saul». Una sorpresa però è arrivata anche dall'Italia con l'intensa prova di Stefano Accorsi in «Veloce come il vento», forse la performance più importante di una carriera costellata da alti e bassi.
Due grandi nomi come Jim Jarmusch e Pablo Larraín si confermano grandi registi d'attori: il primo è riuscito a trarre il meglio da Adam Driver in «Paterson», il secondo (in attesa di scoprire a febbraio 2017 la grandiosa interpretazione di Natalie Portman in «Jackie») ha diretto egregiamente Gael García Bernal in «Neruda» e l'intero cast de «Il club».

A proposito di prove collettive, non si può dimenticare quanto fatto dal gruppo di attori di «The Hateful Eight» di Quentin Tarantino (da Samuel L. Jackson a Jennifer Jason Leigh, passando per Kurt Russell e tanti altri) e da quello de «Il caso Spotlight» di Tom McCarthy (Michael Keaton, Mark Ruffalo e Rachel McAdams, in particolare).
Infine, una menzione a parte la merita il cast di «Animali notturni» di Tom Ford: Jake Gyllenhaal regala una prova di grande potenza espressiva, Aaron Taylor-Johnson stupisce e Michael Shannon è semplicemente straordinario. Però, in mezzo a tante notevolissime prove maschili, a svettare nel film è la protagonista Amy Adams, che offre una delle prove più indimenticabili degli ultimi anni nel ruolo di una donna in carriera che vede la sua vita sgretolarsi mentre legge il romanzo scritto dal suo ex marito che non incontra da diversi anni.

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