Cultura

9/9 Letture del fine settimana/Dan Vyleta, L’uomo di Berlino Longanesi

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    Letture del fine settimana

    Obama versus Putin: siamo alla guerra fredda 2.0? Così le spy story non passano di moda

    Già i Sumeri nell'anno quattromila avanti Cristo disponevano di un servizio informativo nelle loro città-stato. Questo per dire che lo spionaggio è attività vecchia quanto la storia dell'uomo. E se qualcuno ha pensato che lo smoking di James Bond fosse proprio vintage, l'ultima triangolazione Obama-Putin-Trump ci dice che forse non è ancora il momento di andare in pensione per il vecchio James. Chiaro non è più tempo di mirabolanti sgommate o di salti da super vette ma piuttosto di occhi fisso sullo schermo e dita veloci sulla tastiera. Così in attesa di sapere quale sarà la narrazione delle attualità, sia che preferiate di fare un salto in libreria, o il più sedentario e-commerce, carta o ebook ecco dal passato qualche buona spy story. (a cura di Serena Uccello)

    9/9 Letture del fine settimana/Dan Vyleta, L’uomo di Berlino Longanesi

    Berlino, inverno 1946. La guerra è appena terminata e la città mostra al mondo tutte le sue ferite. Non c'è quasi edificio che sia rimasto in piedi e gli abitanti si aggirano come spettri, in attesa che il cielo plumbeo si apra e accada qualche miracolo che permetta loro di sopravvivere. Anche Pavel Richter non possiede quasi nulla, a parte i tanti libri che tappezzano le pareti del suo appartamento.

    Con lui c'è Anders. un orfanello che traffica nel mercato nero e procura a Pavel la penicillina di cui ha bisogno per una brutta infezione ai reni. In cambio. Pavel cerca di fare da padre e da insegnante al ragazzino. Al piano di sopra abita Sonia, una donna che come tante altre ha un solo bene da offrire in cambio di ciò che le serve per non morire di stenti: il proprio corpo. Che cosa la unisce a Pavel? Ma soprattutto, chi è veramente.

    Pavel Richter? Ha il passaporto americano e parla alla perfezione quattro lingue, compreso il russo: legge Dickens ad alta voce e cita a memoria Dostoevskij, ma non batte ciglio quando il suo migliore amico, Boyd White. di professione magnaccia, si presenta alla sua porta con una strana consegna: un cadavere.

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