Sono state sufficienti tre votazioni alla Giuria dei Letterati presieduta da Ottavia Piccolo per scegliere la cinquina finalista della 55/a edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto. La cerimonia si è svolta nell’aula magna dell’Università di Padova.
Erano 78 quest’anno le opere segnalate al premio letterario di Confindustria Veneto, con un ritorno del romanzo e dell’autobiografia a discapito delle scritture non funzionali. Dalla prima votazione sono usciti i nomi di Stefano Massini con Qualcosa sui Lehman (Mondadori), Mauro Covacich con La città interiore (La Nave di Teseo) e Alessandra Sarchi con La notte ha la mia voce (Einaudi). Dopo una votazione a vuoto, il terzo turno ha premiato anche Donatella Di Pietrantonio con L’arminuta (Einaudi) e Laura Pugno con La ragazza selvaggia (Marsilio).
Il premio Campiello Opera prima invece è andato a Francesca Manfredi con Un buon posto dove stare (La Nave di Teseo). Ora la palla passa alla giuria popolare, con la proclamazione del vincitore il 9 settembre al teatro La Fenice di Venezia.
«Ora, dopo il consueto tour letterario - ha detto Ottavia Piccolo, presidente della Giuria dei Letterati - toccherà alla Giuria dei Trecento lettori giungere al verdetto finale. Perché il Campiello si distingue per essere un premio dal giudizio popolare».
Matteo Zoppas, presidente della Fondazione Il Campiello-Confindustria Veneto, ha sottolineato come il Campiello faccia «da legante tra cultura e impresa tramite la letteratura. Continuiamo quindi a valorizzare questo premio, la cui parola chiave è imparzialità. Un progetto che spinge inoltre sui giovani, instillando in loro la passione per la lettura, la scittura e quella creatività indispensabile anche per l’impresa».
Il vincitore della 55a edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 9 settembre a Venezia sul palco del Teatro La Fenice, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. I Giurati vengono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.
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