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elementare! \ Ma le idee diverse si coprono l’un…

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elementare! \ Ma le idee diverse si coprono l’un l’altra?

La settimana scorsa, in quarta elementare,
è venuta fuori una discussione che mi ha fatto riflettere e su cui penso torneremo
a lungo il prossimo anno.

Da due mesi stiamo ragionando attorno alla teoria dell’evoluzione di Charles Darwin e questo ci porta a continuamente a porci domande intorno a nodi concettuale complessi, che fatico anch’io a districare. Mercoledì tuttavia, a un certo punto, la discussione è deviata e ci siamo trovati, non ricordo come, a discutere di come si possono rappresentare su un foglio, col disegno, due ipotesi che si confrontano tra loro.

Seriana: Le idee si rappresentano con le nuvolette, come nei fumetti.

Mario: Con una lampadina, quando ti si accende il cervello.

Alessia: Disegni la lampadina e accanto quello che stai pensando.

Maia: Possiamo scrivere alcune delle ipotesi che abbiamo detto.

Alessandro: Se ci sono due persone con due idee diverse, si mischiano le due
nuvolette.

Maia: Uno ha un’idea, uno ne ha un’altra. L’idea giusta viene quando prendi un po’ da un’idea e un po’ da quell’altra.

Alessia: Oppure a un altro ancora gli viene un’idea che mette insieme le due ipotesi e, insieme, le due ipotesi gli fanno venire un’altra idea.

Seriana: La pensi e si fa.

Emilia: Si dice.

Alessia: Si pensa, si dice e si fa, tutto insieme.

Seriana: Prima litigano…

Lorenzo: Prima si coprono continuamente a vicenda le due nuvolette, quando si litiga, poi ci si stanca di litigare…

Mario: E allora mettiamo insieme le parole, le frasi, modellando le parole.

Franco: Come si modellano le parole? Cosa vuol dire?

Mario: Per me modellare significa modellare, non so se voi adulti avete un altro significato per modellare. Io dico modellare nel significato che conosco, con la creta, con il pongo, con il DAS.

Franco: E secondo voi si può modellare un’idea?

Seriana: Si, Alessandro vuol fare
una cosa, arriva un’altra idea, un’altra idea
e alla fine quelle idee gli danno qualche suggerimento e si modellano.

Lorenzo: Modellare un’idea, è un modo di dire.

Emilia: È una via di mezzo. Modellare
nel modo di dire non è come se tu modelli
il DAS, la creta. E’ come se cambiassi un’idea senza proprio farlo. Le idee sono sempre le stesse, ma cambiano un po’ di forma.

Ambra: Col DAS Alessandro forma una cosa e quella cosa compare in mezzo a una grande nuvola.

Maia: Ma un’idea non c’è bisogno di farla col DAS, basta che la dici.

Questa storia delle nuvolette che a volte si coprono l’un l’altra, a volte si fondono, a volte danno vita a nuove forme e concetti mi sembra interessante. Trovo particolarmente acuta l’osservazione di Emilia, riguardo alle idee che a volte cambiamo, ma solo un po’, forse modellandosi in altro modo come suggerisce Mario.

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