Cultura

Libri per l’infanzia: piccoli uomini (migliori) crescono

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Bologna Children’s Book Fair

Libri per l’infanzia: piccoli uomini (migliori) crescono

Paesaggi d’inchiostro. Una delle splendide illustrazioni di Lorenzo Mattotti per «Hansel e Gretel» scritto da Neil Gailman
Paesaggi d’inchiostro. Una delle splendide illustrazioni di Lorenzo Mattotti per «Hansel e Gretel» scritto da Neil Gailman

Forse per l’impotenza che provano di fronte allo squagliarsi dei Poli, al razzismo che s’impenna, all’orrore della Siria o di Pyongyang, ai piccoli migranti che culla solo la risacca - o forse semplicemente per preparare i propri figli a un ambiente e a una società in evoluzione - i genitori d’oggi sembrerebbero determinati a crescere bambini molto migliori dei nonni: ecosostenibili, emotivamente consapevoli, egualitari, cittadini specchiati e cittadini del mondo, oltre che scienziati in erba, artisti navigati, implacabili esploratori della fantasia e della natura, compresa la loro. Questo almeno si deduce guardando l’effervescente offerta di libri per l’infanzia degli ultimi mesi, inclusi quelli presentati in questi giorni alla Bologna Children’s Book Fair che, da 55 anni, è il punto di riferimento dell’editoria per ragazzi.

È una storia di antiche e nuove migrazioni, di transumanze per cercare l’erba fine, di cavalcate immobili e di una indimenticata comunione con la natura quella raccontata dal maestro Franco Lorenzoni in Quando gli animali andavano a piedi, splendidamente illustrato da Eva Sánchez Gómez(Orecchio acerbo). Sullo sfondo dell’irrompere rigoglioso del selvaggio, le domande di una ragazzina mettono a nudo paradossi della modernità. Grazie anche agli eleganti disegni del fratello Mehrdad, Mehrnoush Zaeri-Esfanhani narra invece la loro storia: la fuga da Isfahan, in Iran, alla Germania in La bambina della luna (Rizzoli). E per spiegare cosa siano rifugiati, migranti, cosa sia il razzismo e perché ci siano guerre e terrorismo c’è addirittura una collana di quattro libriccini scritti da Louise Spilsbury e illustrati da Hanane Kai che si chiama «Bambini nel mondo» (Giralangolo, Edt). «Oggi, di noi due, ne sopravvivrà uno solo, ma ricorda che nessuno sopravvive veramente alla guerra»: parlano di conflitti anche La battaglia delle rane e dei topi adattato da Daniele Catalli dalla Batracomiomachia (Ippocampo) e Il piccolo libro della pace (Piemme), che ha il vantaggio di avere come cicerone Geronimo Stilton, anche se il famoso topastro pare più a suo agio quando si ficca tremante in fantasmagoriche avventure che a pronunciarsi su temi impegnativi.

Un po’ più riuscito Il piccolo libro della felicità dove Stilton s’industria con le sue giocose armi nella ricerca del segreto dell’allegria. Stesso obiettivo di Tobia è felice, di Silvia Serreli (Mondadori) che in maniera molto didascalica ma efficace insegna ai più piccoli a riconoscere le emozioni (gli altri libri della collana, che contiene anche approfondimenti per i genitori curati da una psicologa, parlano di rabbia, paura, tristezza e gelosia). A spiegare l’ira ai bambini, senza un retrogusto didattico, ci aveva già pensato, illo tempore, Maurice Sendack nel poetico Nel paese dei mostri selvaggi (Adelphi), che alla furia del tremendo Max intreccia una fantasia sfrenata in un trionfale viaggio alla scoperta dei sentimenti più inconfessabili e selvatici ma, alla fin fine, domabili (mentre la spiegazione di illo tempore e altre cento locuzioni latine la troviamo nel simpatico Latin Lover, scritto da Mino Milani e illustrato da Sara Not per Einaudi). Di emozioni tratta anche, ma non solo, il ricco Qui dentro. Guida alla scoperta della mente di Isabel Minhos Martins, Maria Manuel Pedrosa e Madalena Matoso (Mondadori) che sa coinvolgere i ragazzi nell’esplorazione del cervello.

Hanno trovato un modo intelligente di parlare ai bambini che si cercano e non si accettano Pit il bambino senza qualità di Gianni Biondillo (Guanda) e La bambina che non amava il suo nome della scrittrice turca Elif Shafak (Rizzoli). Ai piccoli e inevitabilmente scoraggiati perfezionisti va invece incontro l’album La cosa più grandiosa di Ashley Spires (Erickson) che insegna a non mollare e ritentare. Quello che hanno fatto, con inaudita tenacia, Le ragazze coi numeri di Vichi De Marchi e Roberta Fulci (Editoriale scienza): quindici scienziate che oltre alle barriere della conoscenza hanno saputo forzare quelle della società, sfidando chi, in quanto donne, le relegava a ruoli ancillari. Tra loro l’astronauta Valentina Tereshkova, l’etologa Jane Goodall, l’antropologa Margaret Mead, la matematica afroamericana Katherine Johnson e la neurobiologa ebrea Rita Levi Montalcini, queste ultime due dovendo pure affrontare la discriminazione razziale, e Tu Youyou, prima cinese a ricevere il Nobel per aver trovato una cura contro la malaria. La sua vita è raccontata anche in un album del medesimo editore: L’erba magica di Tu Youyou di Lu Xu e Alice Coppini. Belle e forti di Kate T. Parker (Il Castoro) è un originale libro fotografico che si propone di ritrarre ragazzine spettinate, infangate, spericolate, determinate, sportive, esuberanti, coraggiose a distaccarsi dall’ancora preponderante immagine di bambole e principesse. Peccato però che le didascalie non siano all’altezza.

Lucia Scuderi in Mordi il colore! Il gioco dei 5 colori saporiti (Donzelli) incoraggia i bambini a cercare il perché delle cose, ad avere un’alimentazione corretta e li avvicina alla natura e alla scienza. Il fantastico viaggio di Stella, di Michelle Cuevas (D&A) è la storia di una ragazzina che perde il papà e trova un buco nero, ma un buco nero domestico, che cerca le coccole come un cucciolo. Un libro delicato e intenso, triste e allegro che - si sarà capito - parla del dolore, della morte e della sua accettazione, oltre che di una fantasiosa passione per l’astronomia. La morte di un genitore incombe anche su Ninnananna di stoffa, il suggestivo album di Amy Novesky e Isabelle Arsenault (Mondadori), racconto della nascita di un’ispirazione artistica, quella di Louise Bourgeois, e dei suoi ragni chiamati «maman». Per pittori e graffitari in erba La storia dell’arte raccontata ai bambini di Martina Fuga e Lidia Labianca (Salani) coinvolge i più piccoli adottando un ordine temporale invertito e spiegando le tecniche pittoriche.

Dello stesso editore anche l’intenso e attuale racconto di un’amicizia difficile, quella tra un lupo e una capra: In una notte di temporale, di Yuichi Kimura e Hiroshi Abe e alcuni classici come Il giardino segreto di Frances Hodgson Burnett, tradotto da Pia Pera o Il libro di Bullerby di Astrid Lindgren. Della creatrice di Pippi Calzelunghe Mondadori pubblica Lotta combina guai sa fare tutto con i disegni di Beatrice Alemagna. Fabian Negrin illustra alcuni grandi scrittori per Orecchio acerbo tra cui La Bilancia dei Balek di Heinrich Böll e Van’ka di Anton Čechov. Dello stesso editore le tavole mozzafiato di Lorenzo Mattotti che accompagnano un altro classico, questa volta della paura: la riscrittura di Hansel e Gretel da parte di Neil Gaiman. Per gli amanti della natura e della scrittura, Einaudi ha ristampato Il libro degli animali e Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern mentre ElectaJunior ha raccolto alcune risposte di Dino Buzzati alle domande dei bambini pubblicate sul «Corriere dei piccoli» nel volume I «perché», che ha la sobrietà dell’inattuale e la voce di un bisnonno modernissimo. E così spero di te di Didier Lévy e Tiziana Romanin (Terre di Mezzo) è invece il racconto illustrato di quando Franz Kafka incontrò una bambina che aveva perso la sua bambola: per consolarla disse che non era scomparsa ma solo partita. Iniziò così a recapitarle lettere scritte dalla bambola giramondo.

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