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Le donne agli onori degli altari

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Le donne agli onori degli altari

E' impossibile conoscere le vicende, leggendarie o storiche, di tutti i santi del cristianesimo. Tuttavia, se si cominciasse con le donne che furono elevate agli onori degli altari, si scoprirebbe un universo femminile che potremmo definire di “realismo sacro”. Qualcosa che colpisce la nostra fantasia, incline a confondere il favoloso con il virtuale, facoltà ormai condizionata dalla Rete.
L'occasione la offre un libro di Dario Fertilio dal titolo “Le sante dei miracoli” (pubblicato da La Fontana di Siloe, pp. 156, euro 14). L'autore è un laico, con una vecchia militanza liberale, che è stato ghermito da fatti e situazioni che a volte potrebbero essere giudicati orribili, oppure difficili da credere, comunque sempre affascinanti.

Ha cominciato a scrivere questi ritratti di sante sull'”Osservatore Romano” e ora, dopo averli ripensati e arricchiti, ha pubblicato il ricordato libro, che racconta storie ai più sconosciute. Su di esse, tuttavia, è fondata buona parte della fede dell'Occidente.

Madre Teresa di Calcutta
Ecco le sante storiche (per esempio, Madre Teresa di Calcutta) o quelle leggendarie (Agnese); ecco figure avvolte dal mistero (Orora) che si alternano ad altre popolari (Ksenija di Pietroburgo). Sono donne a volte apparentemente comuni, di certo tutte contribuiscono a rappresentare l'elemento femminile salvifico della vita quotidiana.

Quel che colpisce, leggendo i ritratti, è la loro contemporaneità. In ogni storia si scopre qualcosa che ci riguarda. Ci si rende conto che il miracolo è possibile, e sovente accade oltre i riti della liturgia o le regole che si sono date le Chiese. Si direbbe che lo Spirito soffi dove vuole e non tenga conto delle formule o delle formalità del mondo.

Questi racconti brevi potrebbero essere giudicati anche un prodotto della fantasia letteraria dell'autore; in realtà essi registrano quanto nei secoli si è sperato o è accaduto, mescolandosi con dettagli e situazioni contemporanee. Le sante rispondono con la loro vita a vicende che scorrono sotto i nostri occhi. Entrano nella realtà e offrono soluzioni a qualche domanda che ci poniamo senza requie.

Lichtenberg
Lichtenberg nei suoi “Pensieri” ha scritto che “I Santi scolpiti hanno molto più influenza nel mondo che i santi vivi”. Fertilio, con uno stile narrativo e aperto alle contaminazioni, ha dimostrato che gli uni e gli altri si parlano, anzi le sante continuano a suggerirci qualcosa. O forse a sussurrarcelo. E ricordano, tra l'altro, che il miracolo più grande è la nostra vita, quella che stiamo combattendo con il tempo. Nella quale tutto può accadere.

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