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Piccoli editori, dall’Europa la «strategia» per salvare il…

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si punta al Natale per recuperare il -0,9% di inizio anno

Piccoli editori, dall’Europa la «strategia» per salvare il mercato

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Imagoeconomica
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Il mercato editoriale conta di recuperare il segno positivo grazie a Natale. La prospettiva arriva dall'Associazione Italiana Editori (AIE) in base ai dati forniti da Nielsen che spiega il 2018, dopo tre anni di crescita (+4,5% nel 2017) si è contraddistinto «per una lenta erosione che ha toccato pressoché tutti i mesi dell'anno giungendo nella prima settimana di novembre a totalizzare un complessivo -0,9% a valore. Almeno tre i fattori congiunturali che hanno pesato su questo trend: la crisi che ha colpito il maggior distributore dei banchi libri della grande distribuzione organizzata; il fatto che l'App18 non abbia potuto dispiegare appieno, fino ad ora, le sue potenzialità per il pubblico più giovane e il clima di fiducia dei consumatori che passa a ottobre 2018 da 116,5 a 114,8.

Di questi numeri e soprattutto di quelli che lasciano prevedere il recupero natalizio si discuterà a Roma il 5 dicembre a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria, in programma fino al 9 dicembre al Roma Convention Center La Nuvola. E sarà in quell’occasione che si darà uno sguardo sull'editoria europea, che rappresenta oltre il 60% del fatturato mondiale del libro, e che permetterà di capire i rapporti tra distribuzione e promozione e le strade che la piccola e media editoria indipendente europea sta percorrendo per ottimizzare il processo e conservare quella visibilità di marchio e di proposta che solo la libreria sa offrire. A raccontare cosa è stato fatto negli altri Paesi saranno Jordi Nadal (Plataforma editorial, Spagna), Sarah Lapalu (L'Association, Francia), Kate Wilson (UK), Diego Guida (presidente Gruppo Piccoli editori dell'AIE).

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