Si è parlato di libri, del loro stato di salute, di come si organizza una libreria di qualità, il tutto sullo sfondo della
situazione economica e politica in Italia (e soprattutto in Europa) alla Fondazione Giorgio Cini, a Venezia, nella giornata
conclusiva del tradizionale seminario della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri.
Il presidente dell'Associazione italiana editori (Aie), Ricardo Franco Levi, ha offerto la fotografia del mercato del libro
che, nonostante la flessione del fatturato nel 2018 (-0,4%, dopo il +5,8 dell'anno precedente) nei canali trade, mantiene
il primato all'interno dell'industria culturale in Italia e si posiziona al quarto posto in Europa. La libreria resta il canale
di vendita privilegiato dai lettori e dai giovani, intercettando il 69% degli acquirenti. Aumenta il peso delle librerie online,
che rappresentano il 24% degli acquisti di libri (vuol dire un libro su 4: nel 2007 era il 3,5 per cento). La grande distribuzione
copre il 7% delle vendite (era il 17,5% nel 2007, l'8,7% nel 2017).
Cresce, anche se più debolmente rispetto agli anni 2010-2016, il mercato eBook, che ha raggiunto i 67milioni di euro, pari
a circa il 5% del mercato trade di varia. Interessante anche l'analisi sui lettori: legge nel 2018 il 65,4% degli italiani,
tra i 14 e i 75anni; in 29,8milioni hanno letto almeno un libro nell'ultimo anno tra romanzi, saggi, gialli, fantasy, manuali
e guide. Legge solo libri di carta il 62% della popolazione, solo ebook e audiolibri l'8%, mentre per il restante 30% il supporto
di lettura è indifferente. A proposito dell'età, fa ben sperare il dato che riguarda la fascia d'età tra 4 e i 9 anni (legge
il 91 per cento) e tra i 10 e 14 (88 per cento). Si scende progressivamente fino al 72% dei 45-54enni, precipitando al 23%
dei 65-74enni. Con il 62% di lettori (di libri di carta) l'Italia continua, tuttavia, ad occupare le posizioni di coda in
Europa: dietro ci sono solo Slovenia, Cipro, Grecia e Bulgaria.
La giornata si è aperta con la relazione di Angelo Tantazzi (Prometeia) sulle proiezioni per il 2019 della spesa delle famiglie
italiane e si è chiusa con una ricognizione storico-politica di Romano Prodi sull'Europa, un tema esplorato, in chiave più
economica, anche da Lucrezia Reichlin, che ha ribadito le ragioni storiche dell'ingresso nell'euro: «Un processo graduale,
in termini di negoziati e costruzione di fiducia nei Paesi membri, un percorso politico che non bisogna distruggere», ha puntualizzato
l'economista. Particolarmente emozionante e applaudito dal parterre di editori e personalità della cultura il ricordo di Inge
Feltrinelli, sia nelle parole di Achille Mauri (curatore della giornata, con il coordinamento di Stefano Mauri e Giovanna
Zucconi) sia nelle immagini di un video girato alla Fondazione Cini in cui la signora dell'editoria esprime il suo brio e
la sua eleganza. “«Inge Feltrinelli andava verso gli altri, aveva la capacità di comprenderli. A casa sua si discuteva del
valore delle parole con Umberto Eco e Roland Barthes. Era piena di sorpresa, di affetto per il mondo, per tutto» ha detto
Achille Mauri.
La lente sulle librerie
Qualità è stata la parola chiave dell'intervento di Roberto Calasso (introdotto da Alberto Ottieri) cui era affidato il compito
di spiegare come ordinare una libreria. Qualità nella selezione delle proposte, nel gusto degli arredi, nell'assenza di ciò
che è superfluo e nulla ha a che vedere con i libri (musiche di sottofondo, giochi per bambini, articoli vari), nell'assortimento:
solo così, ha detto l'editore di Adelphi, si può sperare di essere competitivi rispetto a un processo irreversibile, inimmaginabile
fino a pochi anni fa, che si chiama Amazon. «Bisogna puntare su quello che per via elettronica non si può ottenere: il contatto
fisico e la voglia di entrare in un luogo dove ci si possa anche sedere, sfogliare i libri, soffermarsi, sentirsi a casa.
In piedi ci si stanca, si diventa importuni per gli altri, non si acquista», ha osservato Calasso. «Importante è anche il
criterio con cui si espongono i libri: andrebbe isolata e messa in evidenza una prima categoria sotto la voce Autori. Di uno
scrittore si dovrebbero trovare vari titoli, dai romanzi ai pamphlet: Le Lezioni di Letteratura di Nabokov, per dire, dovrebbero
essere accanto a Lolita. Questo implica la capacità critica di vagliare cosa mettere e cosa no, quindi la conoscenza necessaria
alla scelta. Il resto può trovar posto in altri scaffali. La libreria deve essere il posto in cui si è certi di trovare quanto
si cerca e si scopre quello che non si conosce», ha concluso Calasso.
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